Datagate: è bagarre tra Usa e Ue

ROMA - "Daremo all'Europa tutte le informazioni che vuole". Barack Obama replica così alle capitali del Vecchio Continente che lo accusano di spiare i Paesi alleati degli Stati Uniti. E lo fa mettendo in chiaro una cosa: tutti i servizi di intelligence, compresi quelli europei, cercano e raccolgono informazioni sugli alleati. "E' un fatto usuale", per usare le parole del capo della diplomazia Usa, John Kerry. I chiarimenti sul Datagate saranno dati agli alleati europei "attraverso i normali canali diplomatici, con contatti sia con l'Unione europea sia con i singoli Paesi", assicura il dipartimento di Stato americano. Il premier italiano Enrico Letta parla di "parole confortanti" a cui però dovranno seguire i chiarimenti richiesti.

Infatti da Roma a Parigi, passando per Berlino e Bruxelles, l'ira della Ue per le ultime rivelazioni targate Edward Snowden non si placa, così come la richiesta di spiegazioni. "Gli Usa devono chiarire, servono risposte ufficiali", afferma l'Unione europea. Mentre il primo ministro francese Francois Hollande avverte: "Gli Usa smettano di spiarci", o i negoziati per la zona di libero scambio sono a rischio. Il governo della cancelliera Angela Merkel giudica poi "inaccettabile" l'ipotesi di uno spionaggio economico.

Intanto il presidente russo Vladimir Putin ribadisce che Mosca non ha intenzione di estradare nessuno. Anche se avverte Snowden: "Se vuole restare in Russia deve smetterla di danneggiare i nostri partner americani".

Posta un commento

Nuova Vecchia

Modulo di contatto