Datagate: Mauro, se spionaggio Usa confermato compromessi nostri rapporti

ROMA - Sul presunto spionaggio delle sedi diplomatiche e delle istituzioni dell'Ue e di alcuni Stati membri da parte degli Usa, l'Italia alza la voce. Da Zagabria e' sceso in campo lo stesso presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, per sollecitare chiarimenti: "E' una questione spinosa che dovra' trovare risposte soddisfacenti".

"Se e' vero che le ambasciate europee compresa quella italiana sono state spiate, i rapporti fra Italia e Usa sarebbero compromessi", ha aggiunto, il ministro della Difesa, Mario Mauro. "Se siamo alleati, se siamo amici non e' accettabile che qualcuno si comporti come faceva una volta l'Unione Sovietica".

Ribadendo che la vicenda e' "molto spinosa", il ministro degli Esteri, Emma Bonino, ha riferito che la Farnesina si e' attivata per sollecitare "i necessari chiarimenti" dagli Stati Uniti e si e' detta fiduciosa che, "nello spirito di collaborazione e amicizia che caratterizza il rapporto tra i due Paesi, verranno fornite tutte le informazioni e assicurazioni necessarie".

Ad abbozzare una difesa dell'operato americano e' stato il segretario di Stato, John Kerry, dopo che in Brunei ha avuto un colloquio con la rappresentante della politica estera dell'Ue, Catherine Ashton.

Pur senza entrare nel merito delle accuse, su cui ha promesso "spiegazioni" una volta che avra' "appurato" meglio la situazione, il capo della diplomazia americana ha definito "non inusuale" il tentativo di raccogliere informazioni. "Qualsiasi Paese del mondo impegnato su questioni internazionali, o di sicurezza nazionale, intraprende molte attivita' per proteggere la sua sicurezza nazionale, a cui contribuiscono informazioni di tutti i tipi", ha osservato, "cio' che so e' che questo non e' inusuale per molte nazioni". (AGI)

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