FOGGIA - “Nonostante la recente sentenza della Corte Costituzionale che ha rigettato i nove ricorsi relativi alla soppressione di altrettanti tribunali provinciali prevista dalla riforma della geografia giudiziaria nazionale, varata dal Governo Monti e non cancellata dal Governo Letta in carica, occorre insistere in particolare con il ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri perché blocchi un’operazione che, in nome di una spending review solo presunta, produrrebbe invece costi incalcolabili per l’amministrazione della giustizia in provincia di Foggia in particolare, per gli effetti dell’annunciata cancellazione del tribunale di Lucera con annesse sedi staccate di Apricena e Rodi Garganico”.
Per il Consigliere regionale, Giannicola De Leonardis, presidente della settima Commissione Affari Istituzionali della Regione Puglia, “non può essere la mera ragioneria l’unico criterio per regolare un ambito decisivo per la coesione sociale e per l’economia stessa di un territorio. Sono ben note, infatti, l’incidenza della criminalità - organizzata e non - e la delicatezza di inchieste che hanno permesso negli anni di far luce sull’evoluzione e sul radicamento sempre maggiore della mafia garganica, per fare solo due esempi. E una macchina così complessa ed efficiente messa a punto dallo Stato di Diritto, per nulla paragonabile ad altre realtà minori che sarebbero cancellate dalla riforma, non può essere smantellata e sacrificata sull’altare di un risparmio indiscriminato, tra l’altro con la derivante implosione del tribunale di Foggia già da anni in stato di forte sofferenza, e che dovrebbe subire anche l’ accorpamento delle sedi di Manfredonia, Cerignola, San Severo e Trinitapoli, in non si sa quali spazi e non si sa con quali risorse”.
“Più che una riforma - conclude De Leonardis - appare una controriforma dagli effetti deleteri, che potrebbe segnare l’abdicazione della Giustizia in un territorio ad alto rischio criminalità: per questo occorre proseguire con fermezza, e a ogni livello, nella lotta per impedire una soppressione lontana da ogni logica”.
