Egitto: opposizione dice no a decreto Mansour. Ancora sangue nel Sinai

EGITTO - E' ancora alta tensione in Egitto dopo il golpe militare. La principale coalizione liberale egiziana ha respinto il decreto costituzionale emesso dal presidente ad interim Adly Mansour e ha chiesto maggiori cambiamenti e piu' ampie consultazioni sul documento, fondamentale per la transizione del Paese. Il Fronte di salvezza nazionale - guidato da Mohamed el Baradei fino alla sua nomina alla vicepresidenza - ha fatto sapere di non essere stato consultato.

Intanto continuano gli scontri tra civili e militari. Due egiziani sono morti e altri sei sono rimasti feriti nell'attacco sferrato ieri sera da alcuni militanti islamisti ad un checkpoint delle forze di sicurezza nel Sinai. Lo si apprende da fonti della stessa sicurezza, e lo confermano fonti mediche. Non e' chiaro se si tratti di civili o di personale della base.

L'attacco e' avvenuto per mezzo di granate sparate con i razzi e mitragliatrici pesanti nel nord del Sinai, turbolento territorio al confine con Israele.

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