Emanuele Lucas, un artista dai mille volti: "L'importante è fare quello che ci piace"

di Marco Masciopinto - Reduce dall’esperienza a The Voice nel team della straordinaria Raffaella Carrà, il giovane artista pugliese Emanuele Lucas, è un’anima piena di musicalità e originalità, un artista dai mille volti, che sorprende e sicuramente farà tanta strada nel mondo della musica e dello spettacolo.

Sì perchè il giovane Emanuele, dal talento fresco e pulito, capelli biondi e sguardo che ti cattura, è anche un attore e ballerino e tra le sue tante esperienze artistiche, troviamo quella nello spettacolo ‘’Ottocento Opera Popolare’’ di Franco Battiato.

L’artista salentino è a lavoro per la realizzazione del suo disco d’esordio e scommettiamo che ci delizierà con la sua forte vocalità.

Ciao Emanuele, dopo l’esperienza a The Voice, quali sono le tue aspettative?
‘’ Di solito non mi aspetto mai nulla, sono abituato a mettermi in gioco continuamente, vivo queste importanti esperienze come dei tasselli che compongono un quadro completo... credo che una volta che un artista fa vedere quello che sa fare ed è soddisfatto di quello che ha dimostrato dovrebbe continuare il suo percorso con un bagaglio e con una consapevolezza diversa, più ricca! Ed è quello che io faccio. "Prendo, porto a casa e mi rimetto in gioco"!

Dispiaciuto per non essere arrivato in finale?
‘’ No, non direi dispiaciuto. Ma uno volta lì è normale che uno ci spera! È giusto che il pubblico e Raffaella abbiano deciso quando terminare il percorso e considerando che è finito solo a una puntata dalla Finale, direi che è stato un bel percorso. Ho fatto veramente tanto e ne vado fiero!

Com'è stato lavorare al fianco di una grande icona come Raffaella Carrà?

‘’È stata l'esperienza più bella e più importante della mia vita, ho cercato di imparare il più possibile da lei, come Persona e come Artista!!! Mi ha insegnato veramente tanto e le voglio veramente bene! È sempre nel mio cuore’’.

Con chi dei tuoi compagni di avventura hai legato?

‘’Sono stato fortunato! Ho trovato dei compagni di viaggio veramente pazzeschi. Ovviamente ho legato di più con i talenti che come me si sono avvicinati di più alla fine come Stefania, Manuel, Veronica ma ricordo delle grasse risate con tanti altri, come Pamela, Michelle o degli altri Team come "Il Guasti" o Giuseppe Scianna!!! C'era una bellissima atmosfera!’’.

A quale età ti sei avvicinato al mondo del canto?

‘’Ho sempre cantato, sin da piccolo ho fatto pianoforte e il solfeggio cantato, poi ho iniziato a fare i primi festival a 16 anni e poi ho studiato un po' di canto ed ho iniziato a cantare in giro facendo concerti, spettacoli, piazze’’.

Hai partecipato anche ad alcuni Musical?

‘’ Si una volta a Roma, per l'università, ho frequentato una scuola di Musical, perché mi piaceva il fatto di unire alla musica e al canto anche la danza e la recitazione ed è qui che mi si è aperto un altro mondo che mi ha portato a fare delle esperienze importanti con dei bei ruoli come Ottocento con Battiato, Mille lire al mese al Teatro Parioli prodotto da M. Costanzo, Le Relazioni Pericolose con Corrado Tedeschi intervallati da programmi televisivi come Novecento con Pippo Baudo. Mi sono sempre "buttato" a fare di tutto e devo dire che mi è servito’’.

Quando sei sul palco cosa cerchi di trasmettere a chi ti ascolta?

‘’ Le sensazioni che avverto sul palco sono indescrivibili. Sul palco divento un'altra cosa e sento anche l'atteggiamento del corpo che cambia, come se mi sollevassi dal pavimento con tanta energia ma non per mettermi ad un livello superiore rispetto a chi ascolta... Le emozioni sono così forti che spesso non si riescono a contenere, queste emozioni sono dettate dalla passione e dall'amore che nutro per questo mestiere ed è proprio questo quello che cerco di trasmettere al pubblico’’.

Adesso arriverà il disco?

‘’Ci sto lavorando, tra l'altro alcuni brani sono miei e altri in collaborazione con altri autori ma non la vedo come una cosa prioritaria, non escludo il fatto di poter prendere parte a programmi televisivi (sempre se ci sarà posto per me) o perché no, anche a spettacoli musicali/teatrali! L'importante è fare quello che ci piace e che ci fa star bene senza porsi dei limiti’’.

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