Fiera del Levante: incontri tra soci fondatori, Emiliano replica a Schittulli

BARI - In relazione a quanto dichiarato dal presidente della Provincia Francesco Schittulli sull’incontro tenutosi ieri tra i soci fondatori dell’ente Fiera del Levante e il nuovo presidente Patroni Griffi, il sindaco Michele Emiliano dichiara quanto segue: “Se il presidente Schittulli ha tempo e modo di svolgere indagini su se stesso e sul ruolo ricoperto nel consiglio di amministrazione della Fiera del Levante, e sulle ragioni del buco provocato dalla sua stessa gestione - nella doppia funzione di socio e di presidente della Provincia che ha inteso nominare se stesso nel cda della Fiera, presieduto dal prof. Viesti con il quale è sempre andato d’amore e d’accordo -, lo faccia pure. Ciò che a me interessa, invece, è sapere se in qualità di socio della Fiera abbia o meno la voglia e la possibilità di mettere mano al portafoglio per coprire quel buco.

Egli ha amministrato in questi anni la Fiera assieme al prof. Viesti e quindi certamente sa che investire nella Fiera è indispensabile dopo gli errori di gestione che sono stati commessi anche nel suo più totale silenzio, almeno sino a quando il dissesto non è stato evidente. In questo senso rivendico all’azione del vice presidente Lorenzo De Santis, nominato dal Comune, il ruolo di voce solitaria che per molti mesi ha condotto nel merito delle scelte un’azione di controllo e di correzione degli errori manageriali effettuati dalla gestione Viesti, senza ricevere da Schittulli alcun particolare sostegno, anzi persino concordando con Viesti di sottrarre al Comune di Bari, per assegnarla alla Provincia, la presidenza del Collegio sindacale dell’Ente, tradizionalmente assegnata alla persona del capo della Ragioneria del Comune. È proprio al collegio sindacale, invece, che si deve il merito di avere accertato il dissesto e soprattutto gli errori di gestione. Di questo non posso non ringraziare il dottor Francesco Catanese che, per conto del Comune di Bari, ha fatto fino in fondo il proprio dovere”.

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