ROMA - "Ero favorevole al ritorno a Forza Italia ancor prima delle ultime elezioni. Forse Quagliariello è ancora convinto che gli “ultras” siano coloro che si sono opposti all’idea di considerare Berlusconi un leader al tramonto". Lo ha dichiarato in un nota Sandro Bondi del Pdl. "Quanto all’idea di un movimento inclusivo spero proprio che Quagliariello condivida il ritorno ad un movimento limpidamente liberale e riformista, laico e non confessionale, che sia la casa comune di credenti e di non credenti, che ha caratterizzato una intera fase del nostro movimento, prima che si volesse imporre a tutti il credo degli atei devoti. Il ritorno a Forza Italia non può essere però il ritorno dell’identico, per citare Nietzsche. E non può essere neppure il pretesto per una resa dei conti interna. Forza Italia deve significare la ripresa coerente dei valori liberali e riformatori, che per varie ragioni non hanno avuto uno sviluppo adeguato. Penso, ad esempio, che, fermo restando il pieno recupero della leadership del Presidente Berlusconi, il ruolo di Angelino Alfano al suo fianco non sia e non debba essere in discussione. Semmai l’unità del movimento potrebbe essere arricchita anche attraverso ruoli di primo piano tra cui ritengo sia utile faccia parte anche Daniela Santanché – ricordo una proposta che ho fatto di recente come ruolo di terzo coordinatore - che rappresenta indubbiamente una sensibilità presente nel nostro elettorato. Oltretutto, colgo l’occasione per dire che un eventuale veto del Pd alla candidatura di Daniela alla vicepresidenza della Camera sarebbe inaccettabile" ha concluso.
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