ROMA -"La nazione è una pentola a pressione che sta per saltare. E il governo si balocca ". Lo dice Beppe Grillo, in conferenza stampa al Senato dopo l'incontro con il presidente della Repubblica.
"Ho ringraziato Napolitano per la gentile accoglienza e per la sollecitudine. Gli ho espresso la mia preoccupazione per la condizione economica, sociale e politica del paese", ha aggiunto Grillo.
"La gente vuole prendere i fucili, i bastoni e sono io a dire proviamo ancora con i metodi democratici", aggiunge Grillo. "Noi li vogliamo buttare fuori con metodi democratici però poi ci stuferemo" avverte. L'Italia è "una Caporetto e il Parlamento è esautorato. Il governo fa i decreti legge, il Parlamento approva a comando. Non siamo più una Repubblica parlamentare e forse non siamo più una democrazia".
"ITALIA E' UNA CAPORETTO" - "E' una Caporetto, il Parlamento e' esautorato. Il governo fa i decreti legge, il Parlamento approva a comando. Non siamo piu' una repubblica parlamentare e forse non siamo piu' una democrazia".
Grillo e' arrivato con i due capigruppo Riccardo Nuti e Nicola Morra, ma senza Gianroberto Casaleggio. "Non possiamo fallire in nome dell'euro - ha dichiarato Grillo -. Questo Parlamento non e' stato eletto dagli italiani" ma "dalle lobby" e "non puo' affrontare le emergenze. Faccia qualcosa, Lei si e' assunto una responsabilita' immane". A Napolitano "ho chiesto di tornare alle urne se necessario. L'autunno e' alle porte insieme al possibile collasso economico. Non c'e' piu' tempo.
Lei ha tenuto sulle sue spalle grandi responsabilita' quando poteva declinarle. Lei e' diventato uno scudo, un parafulmine dei partiti che non hanno saputo riformarsi".
Il leader del M5S ha poi lanciato una stoccata ai partiti: "Abbiamo degli incapaci che vanno a votare leggi che non capiscono" e che fanno passare i deputati M5s per gente che non fa nulla quando loro lavorano fino al venerdi" e gli altri "fino al giovedi sera".
"La gente vuole prendere i fucili, i bastoni e sono io a dire proviamo ancora con i metodi democratici", aggiunge Grillo. "Noi li vogliamo buttare fuori con metodi democratici però poi ci stuferemo" avverte. L'Italia è "una Caporetto e il Parlamento è esautorato. Il governo fa i decreti legge, il Parlamento approva a comando. Non siamo più una Repubblica parlamentare e forse non siamo più una democrazia".
"ITALIA E' UNA CAPORETTO" - "E' una Caporetto, il Parlamento e' esautorato. Il governo fa i decreti legge, il Parlamento approva a comando. Non siamo piu' una repubblica parlamentare e forse non siamo piu' una democrazia".
Grillo e' arrivato con i due capigruppo Riccardo Nuti e Nicola Morra, ma senza Gianroberto Casaleggio. "Non possiamo fallire in nome dell'euro - ha dichiarato Grillo -. Questo Parlamento non e' stato eletto dagli italiani" ma "dalle lobby" e "non puo' affrontare le emergenze. Faccia qualcosa, Lei si e' assunto una responsabilita' immane". A Napolitano "ho chiesto di tornare alle urne se necessario. L'autunno e' alle porte insieme al possibile collasso economico. Non c'e' piu' tempo.
Lei ha tenuto sulle sue spalle grandi responsabilita' quando poteva declinarle. Lei e' diventato uno scudo, un parafulmine dei partiti che non hanno saputo riformarsi".
Il leader del M5S ha poi lanciato una stoccata ai partiti: "Abbiamo degli incapaci che vanno a votare leggi che non capiscono" e che fanno passare i deputati M5s per gente che non fa nulla quando loro lavorano fino al venerdi" e gli altri "fino al giovedi sera".