Ilva: sì a decreto legge, Regione Puglia potra' sforare patto. Istituita cabina di regia

ROMA -  Si' dell'Aula della Camera al decreto legge Ilva. Il testo, approvato con 299 si', 112 no e 34 astenuti, passa al Senato. Si sono astenuti i deputati di Sel, hanno votato contro M5S e Lega. Il subcommissario Edo Ronchi ha intanto annunciato che ''si sta predisponendo un Piano finanziario, che prima non c'era, da 1,8 miliardi in 3 anni'' per l'attuazione dell'Aia dell'Ilva.

REGIONE POTRA' SFORARE PATTO DI STABILITA' - La Regione Puglia potrà sforare il patto di stabilità interna per 1,3 milioni nel 2013 e per 40 milioni nel 2014 per le spese necessarie agli interventi previsti dal decreto Ilva.

E' quanto prevede un emendamento delle commissioni al decreto approvato dall'Assemblea di Montecitorio.

"Oggi istituiamo, in un giorno importante che ha visto l'approvazione alla Camera del Dl sull'Ilva, la cabina di regia, cui partecipano gli Enti Locali, la Regione e il Ministero", ovvero "tutti i soggetti chiamati ad attuare le indicazioni del decreto" sull'Ilva di Taranto. Così il ministro dell'Ambiente, Andrea Orlando, al termine dell'incontro odierno al Ministero cui hanno partecipato, tra gli altri, il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, il commissario e subcommissario dell'Ilva, Enrico Bondi ed Edo Ronchi, il sindaco di Taranto Ippazio Stefano.

Durante l'incontro "sono emerse le criticita', ma anche lo spirito di collaborazione tra i soggetti interessati", ha riferito Orlando, parlando di "una sfida ambiziosa per quantita', qualita' e tempi previsti dal decreto", che rappresenta "l'unica strada per rispondere alla crisi ambientale e sociale della citta' di Taranto".

Quanto alla figura del garante per l'attuazione dell'Aia, eliminata dal testo del decreto che riguarda l'impianto siderurgico, il Ministro ha spiegato che "il Garante ha vigilato e ha segnalato le difficolta' di applicazione dell'Aia: non si puo' dire che non si sia fatto niente, ma se c'e' stato un altro decreto vuol dire che la formula che affidava la gestione alla proprieta' e prevedeva un Garante per l'Aia non ha funzionato. Avere la presenza pubblica all'interno dell'azienda, attraverso il commissariamento, e' quindi un elemento di maggior garanzia", ha concluso Orlando.

ROMANO, DECRETO CONSENTIRA' BONIFICHE TARANTO - "Poter mettere fuori dal Patto di stabilità le risorse che consentiranno di attenuare gli effetti devastanti prodotti da anni di inquinamento a Taranto, rappresenta una scelta di civiltà ma soprattutto un atto dovuto nei confronti di cittadini che patiscono da troppo tempo". Lo sottolinea il capogruppo del Pd alla Regione Puglia, Pino Romano, secondo il quale "l'approvazione del decreto che consentirà alla Puglia di liberare le risorse necessarie agli interventi di bonifica per il capoluogo jonico, è una boccata d'ossigeno in un momento in cui l'aria di Taranto è sempre più irrepsirabile".

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