BARI - I consiglieri regionali Pd Giuseppe Romano, Antonio Maniglio, Fabiano Amati e Sergio Blasi hanno presentato un’interrogazione urgente al presidente della Giunta e all’assessore alle Politiche della salute in merito ad una gara d’appalto indetta dalla Asl Bari per la fornitura di prodotti farmaceutici, con particolare riferimento alle insuline.
I consiglieri rilevano che “la delibera del Direttore Generale della ASL di Bari n. 662 del 18 aprile 2013, che prevede l’indizione della gara d’appalto indetta dalla ASL di Bari sulla fornitura di prodotti farmaceutici in unione d’acquisto tra la stessa ASL di Bari, l’A.O. Universitaria Consorziale Policlinico di Bari, l’IRCCS Istituto Tumori “Giovanni Paolo II” di Bari e l’IRCCS “Saverio De Bellis” di Castellana Grotte per una durata pari a n. 36 mesi più eventuale proroga fino a un massimo di ulteriori 180 giorni. Nel capitolato tecnico contenuto nella delibera richiamata e nei relativi allegati, con particolare riferimento alla “tabella elenco lotti”, la stazione appaltante, ha posto in concorrenza all’interno di un unico lotto (lotto 66 A) due farmaci analoghi dell’insulina”.
Considerato che “il riparto di competenze tra Stato e Regioni di cui all’art. 117 Costituzione ha il compito di garantire l’unitarietà della materia farmaceutica ivi compresa la valutazione e la classificazione dei farmaci e la stessa messa a punto di azioni di contenimento della spesa farmaceutica. Compete pertanto allo Stato la valutazione in merito all’equivalenza di diversi principi attivi, non essendo qui configurabile una disciplina differenziata per singola Regione.
Inoltre il Prontuario Terapeutico Ospedaliero Regionale (PTOR) della Regione Puglia (Atto Dirigenziale n°153 del 17 maggio 2013) per la classe A10A (insuline ed analoghi) non stabilisce nessuna equivalenza terapeutica”.
Pertanto gli interroganti chiedono di sapere “quali iniziative la Regione Puglia intenda assumere affinché non si verifichino casi analoghi alla gara d’appalto indetta dall’Asl di Bari e per continuare a garantire la corretta cura insulinica ai pazienti diabetici”.
I consiglieri rilevano che “la delibera del Direttore Generale della ASL di Bari n. 662 del 18 aprile 2013, che prevede l’indizione della gara d’appalto indetta dalla ASL di Bari sulla fornitura di prodotti farmaceutici in unione d’acquisto tra la stessa ASL di Bari, l’A.O. Universitaria Consorziale Policlinico di Bari, l’IRCCS Istituto Tumori “Giovanni Paolo II” di Bari e l’IRCCS “Saverio De Bellis” di Castellana Grotte per una durata pari a n. 36 mesi più eventuale proroga fino a un massimo di ulteriori 180 giorni. Nel capitolato tecnico contenuto nella delibera richiamata e nei relativi allegati, con particolare riferimento alla “tabella elenco lotti”, la stazione appaltante, ha posto in concorrenza all’interno di un unico lotto (lotto 66 A) due farmaci analoghi dell’insulina”.
Considerato che “il riparto di competenze tra Stato e Regioni di cui all’art. 117 Costituzione ha il compito di garantire l’unitarietà della materia farmaceutica ivi compresa la valutazione e la classificazione dei farmaci e la stessa messa a punto di azioni di contenimento della spesa farmaceutica. Compete pertanto allo Stato la valutazione in merito all’equivalenza di diversi principi attivi, non essendo qui configurabile una disciplina differenziata per singola Regione.
Inoltre il Prontuario Terapeutico Ospedaliero Regionale (PTOR) della Regione Puglia (Atto Dirigenziale n°153 del 17 maggio 2013) per la classe A10A (insuline ed analoghi) non stabilisce nessuna equivalenza terapeutica”.
Pertanto gli interroganti chiedono di sapere “quali iniziative la Regione Puglia intenda assumere affinché non si verifichino casi analoghi alla gara d’appalto indetta dall’Asl di Bari e per continuare a garantire la corretta cura insulinica ai pazienti diabetici”.
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