Interruzioni gravidanza: lunedì 29 Gruppo Pd si confronta con Forum famiglie

BARI - Il ruolo dei consultori familiari, soprattutto in relazione alla loro funzione nelle Interruzioni di gravidanza volontarie (Ivg), con particolare riferimento alla prevenzione, sono alcuni dei temi al centro dell’incontro fra i consiglieri regionali del Partito democratico pugliese e il Forum delle associazioni familiari di Puglia, che si terrà il prossimo lunedì 29 luglio, alle ore 16.30, negli uffici del Pd, al quarto piano del Palazzo del Consiglio regionale, in via Capruzzi 212, a Bari.

Il confronto avverrà sulla base dei contenuti raccolti in un documento che il Forum delle famiglie ha inviato al Gruppo Pd, e nel quale si evidenzia, fra l’altro, che in Puglia solo il 13% delle donne che intendevano abortire si è rivolta nel 2010 a un consultorio: la maggior parte di essa si è invece rivolta o al medico di fiducia, o direttamente al servizio ostetrico-ginecologico. Questo, per il Forum delle famiglie, ripropone il tema urgente del rilancio del consultorio familiare e della sua centralità nel percorso di accompagnamento delle donne che chiedono l’Ivg, in particolare nell’accertamento delle cause che inducono la donna a chiedere l’interruzione di gravidanza, e in azioni concrete per tentare di superarle.

Per questo si discuterà, tra l’altro, di politiche di sostegno per accompagnare concretamente la donna nel suo percorso di gravidanza, in modo da superare le cause economiche, sociali e relazionali affinché non sia lasciata sola in questi mementi importanti della sua vita. Il Forum delle famiglie, tra l’altro, propone l’istituzione di collaborazioni o convenzioni fra Asl, equipes consultoriali e associazioni di volontariato disposte a sostenere donne gravide in difficoltà, ma desiderose di portare a termine la gravidanza, secondo le modalità virtuose già sperimentate in altre regioni italiane; ma anche l’attuazione del disposto dal Piano regionale di salute, in merito ai consultori  familiari riconosciuti dalla Regione Puglia mediante l’elaborazione e l’approvazione di linee guida per l’accreditamento dei consultori familiari dipendenti dalle Asl, come di quelli retti dal privato no profit.

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