di Nicola Ricchitelli - Ospite dello spazio “La Voce Grossa di…”, Barbara Clara, uno dei volti più amati di “Centovetrine”, nel quale interpreta il personaggio di Viola Castelli.
«Adoro Viola e non la cambierei con nessun altro personaggio. Viola in questi tre anni si è evoluta particolarmente, all’inizio era istintiva ora invece è più tranquilla. Ed io posso dire che sto evolvendo insieme a lei».
Ma c’è tanto altro nella chiacchierata avuta con l’attrice venezuelana.
D: Barbara, qual è la personalità di una ragazza nata in Venezuela, avente padre friulano e madre portoghese, trapiantata in Italia e con un fidanzato pugliese?
R: «Io sono in realtà di sangue europea, pur essendo nata e vissuta in Venezuela. Io mi sento più venezuelana. Sono nata e cresciuta lì. Certi odori e sensazioni che ti dà la tua terra te li porterai sempre dentro. So come sopravvivere, sono uno spirito libero. Non sono da metropolitana, sono più “animalesca” ed adoro ciò che i miei genitori mi hanno insegnato, amare la mia terra ed amare la famiglia. Mi sento fortunata perché ho la possibilità di essere tante cose. Ho tutta questa contaminazione che mi arricchisce. Grazie al mio compagno, pugliese, ho notato che qui al sud sono molto simili al Venezuela. Mi piace sapere che in futuro una mia creatura avrà sia me che sono venezuelana e lui è che italiano. Dovrà parlare sia lo spagnolo, e soprattutto tutti i dialetti italiani».
D: Barbara quando si parla di te e dei tuoi inizi tutto viene ricondotto a Miss Italia nel Mondo del 2000, ma in realtà tutto ebbe inizio per la tua passione per il giornalismo. Che ricordi hai di quelle tue prime esperienze e qual è il tuo rapporto con la comunicazione?
R:«Ho un bellissimo ricordo. Nacque tutto per caso, ero li per gioco e per divertimento. Quando mi dissero che potevo parteciparvi perché ero di origini italiane lo feci tranquillamente. La vittoria poi è un ricordo che porterò sempre con me. Trovo sia fondamentale la comunicazione. A me diverte tantissimo rendere partecipe le persone che mi seguono. Vado a periodi però, non sempre sono così presente. Mi piace fargli capire che non è solo quello che vedono in tv, o su un palco. Voglio che vedano una persona semplice, struccata. Voglio che capiscano che un mio è un lavoro come gli altri, solo che lavoro su di me».
D: Come descrivere in poche righe il tuo percorso di circa tre anni in “Centovetrine”?
R:«Credo siano stati tre bellissimi anni in cui ho provato a imparare molto. Il personaggio che interpreto, poi, mi piace da morire. Adoro Viola e non la cambierei con nessun altro personaggio. Viola in questi tre anni si è evoluta particolarmente, all’inizio era istintiva ora invece è più tranquilla. Ed io posso dire che sto evolvendo insieme a lei».
D: «…se qualcosa ti appartiene prima o poi verrà da te…», premesso che di qui in poi te la ruberò per farne un mio motto di vita, ma pare che sia una frase di tua madre. In quale periodo della tua vita te la ripeteva?
R:«La ripete sempre mia madre e lo fa ogni volta che faccio un provino. Io quando sono tesa, la chiamo per chiedere conforto e lei mi dice sempre qualcosa che poi mi fa stare meglio».
D: C’è qualcosa che ti appartiene che speri prima o poi venga da te?
R:«Si, nella vita bisogna avere di continuo questi stimoli ed è fondamentale desiderare di poter avere ciò che si desidera. Spero tanto, a livello lavorativo, di fare un film con un bravo regista, magari in lingua spagnola, sarebbe incredibile!».
D: Per tutti Barbara Clara è Viola Castelli di “Centovetrine”: hai mai avuto paura di restare imprigionata nel personaggio?
R: No. Perché Viola è molto simile a me, la interpreto, ha il mio volto, un pò del mio carattere. Quindi quando decideranno che Viola non dovrà più esistere, io non avrò questa paura. Io presto il mio corpo e voce per dar vita a questo personaggio. Un domani verranno altre cose. Sono sempre me stessa. Non sono d’accordo con chi dice che non bisogna mettere “del tuo” nelle cose che interpreti. Credo che ci sia sempre qualcosa di tuo in ciò che interpreti.
D: Sappiamo delle tue esperienze e dei tuoi progetti in ambito musicale. Vi è un’artista italiano con cui ti piacerebbe collaborare?
R:«Sono felice perché il mio ambito musicale è più sulla dance. Io lavoro con uno dei dj e producer più bravi al mondo, Paolo Ortelli, e sono contenta di ciò. È internazionale ed ho già la fortuna di poter fare insieme a lui queste esperienze. Mi piacciono le sue idee e il suo mondo».
D: Se non fossi stata un’attrice cosa saresti oggi?
R:«Sicuramente una giornalista. Ho iniziato come giornalista inviata, volevo fare interviste ai personaggi, essere sul pezzo, sull’evento. Sin da piccola mi piaceva».
D: Cosa c’è nel futuro di Barbara Clara?
R:«C’è che c’è da studiare, come sto facendo in questi giorni. Sento il bisogno di imparare e vedere altri colleghi in azione, rubare qualche sfumatura, segreto, tattica. Ho un sacco di idee in questo periodo, ho per la mente molti format televisivi che vorrei scrivere e magari realizzare. Staremo a vedere!».
«Adoro Viola e non la cambierei con nessun altro personaggio. Viola in questi tre anni si è evoluta particolarmente, all’inizio era istintiva ora invece è più tranquilla. Ed io posso dire che sto evolvendo insieme a lei».
Ma c’è tanto altro nella chiacchierata avuta con l’attrice venezuelana.
D: Barbara, qual è la personalità di una ragazza nata in Venezuela, avente padre friulano e madre portoghese, trapiantata in Italia e con un fidanzato pugliese?
R: «Io sono in realtà di sangue europea, pur essendo nata e vissuta in Venezuela. Io mi sento più venezuelana. Sono nata e cresciuta lì. Certi odori e sensazioni che ti dà la tua terra te li porterai sempre dentro. So come sopravvivere, sono uno spirito libero. Non sono da metropolitana, sono più “animalesca” ed adoro ciò che i miei genitori mi hanno insegnato, amare la mia terra ed amare la famiglia. Mi sento fortunata perché ho la possibilità di essere tante cose. Ho tutta questa contaminazione che mi arricchisce. Grazie al mio compagno, pugliese, ho notato che qui al sud sono molto simili al Venezuela. Mi piace sapere che in futuro una mia creatura avrà sia me che sono venezuelana e lui è che italiano. Dovrà parlare sia lo spagnolo, e soprattutto tutti i dialetti italiani».
D: Barbara quando si parla di te e dei tuoi inizi tutto viene ricondotto a Miss Italia nel Mondo del 2000, ma in realtà tutto ebbe inizio per la tua passione per il giornalismo. Che ricordi hai di quelle tue prime esperienze e qual è il tuo rapporto con la comunicazione?
R:«Ho un bellissimo ricordo. Nacque tutto per caso, ero li per gioco e per divertimento. Quando mi dissero che potevo parteciparvi perché ero di origini italiane lo feci tranquillamente. La vittoria poi è un ricordo che porterò sempre con me. Trovo sia fondamentale la comunicazione. A me diverte tantissimo rendere partecipe le persone che mi seguono. Vado a periodi però, non sempre sono così presente. Mi piace fargli capire che non è solo quello che vedono in tv, o su un palco. Voglio che vedano una persona semplice, struccata. Voglio che capiscano che un mio è un lavoro come gli altri, solo che lavoro su di me».
D: Come descrivere in poche righe il tuo percorso di circa tre anni in “Centovetrine”?
R:«Credo siano stati tre bellissimi anni in cui ho provato a imparare molto. Il personaggio che interpreto, poi, mi piace da morire. Adoro Viola e non la cambierei con nessun altro personaggio. Viola in questi tre anni si è evoluta particolarmente, all’inizio era istintiva ora invece è più tranquilla. Ed io posso dire che sto evolvendo insieme a lei».
D: «…se qualcosa ti appartiene prima o poi verrà da te…», premesso che di qui in poi te la ruberò per farne un mio motto di vita, ma pare che sia una frase di tua madre. In quale periodo della tua vita te la ripeteva?
R:«La ripete sempre mia madre e lo fa ogni volta che faccio un provino. Io quando sono tesa, la chiamo per chiedere conforto e lei mi dice sempre qualcosa che poi mi fa stare meglio».
D: C’è qualcosa che ti appartiene che speri prima o poi venga da te?
R:«Si, nella vita bisogna avere di continuo questi stimoli ed è fondamentale desiderare di poter avere ciò che si desidera. Spero tanto, a livello lavorativo, di fare un film con un bravo regista, magari in lingua spagnola, sarebbe incredibile!».
D: Per tutti Barbara Clara è Viola Castelli di “Centovetrine”: hai mai avuto paura di restare imprigionata nel personaggio?
R: No. Perché Viola è molto simile a me, la interpreto, ha il mio volto, un pò del mio carattere. Quindi quando decideranno che Viola non dovrà più esistere, io non avrò questa paura. Io presto il mio corpo e voce per dar vita a questo personaggio. Un domani verranno altre cose. Sono sempre me stessa. Non sono d’accordo con chi dice che non bisogna mettere “del tuo” nelle cose che interpreti. Credo che ci sia sempre qualcosa di tuo in ciò che interpreti.
D: Sappiamo delle tue esperienze e dei tuoi progetti in ambito musicale. Vi è un’artista italiano con cui ti piacerebbe collaborare?
R:«Sono felice perché il mio ambito musicale è più sulla dance. Io lavoro con uno dei dj e producer più bravi al mondo, Paolo Ortelli, e sono contenta di ciò. È internazionale ed ho già la fortuna di poter fare insieme a lui queste esperienze. Mi piacciono le sue idee e il suo mondo».
D: Se non fossi stata un’attrice cosa saresti oggi?
R:«Sicuramente una giornalista. Ho iniziato come giornalista inviata, volevo fare interviste ai personaggi, essere sul pezzo, sull’evento. Sin da piccola mi piaceva».
D: Cosa c’è nel futuro di Barbara Clara?
R:«C’è che c’è da studiare, come sto facendo in questi giorni. Sento il bisogno di imparare e vedere altri colleghi in azione, rubare qualche sfumatura, segreto, tattica. Ho un sacco di idee in questo periodo, ho per la mente molti format televisivi che vorrei scrivere e magari realizzare. Staremo a vedere!».