di Daniele Martini - Intervista a Gianluca Mazza, chitarrista e cantante del gruppo Allerija.
D. Siete usciti con il vostro ep dal titolo "Il quadro", come mai avete scelto questo titolo?
R. Il titolo nasce da una canzone scritta qualche anno fa dal nostro frontman Eugenio Sol, il cantante di Capri. "Il quadro" è stato un brano che ci ha riunito tutti in seguito ed è stato l'anello collante che si è venuto a creare sino ad oggi. Grazie a questa canzone abbiamo ricevuto, per la prima volta il Premio Mia Martini 2009, quindi è diventato un pezzo che si è sentito più volte e che ha dato grandi soddisfazioni. Di conseguenza, è il nostro cavallo di battaglia. "Il quadro" è stato poi scelto dalla produzione Atlas Record di Milano, e ne è stato fatto un singolo, che ha dato anche il nome all'ep.
D. Nel videoclip della canzone "Il quadro" vi è anche la presenza di Cecilia Rodriguez, la sorella di Belen. Com'è stato il rapporto con questa showgirl?
R. Il rapporto con Cecilia nasce da una strategia con la produzione. La Atlas è un'etichetta milanese che negli anni Settanta ha avuto un grande successo producendo testi e brani famosi e, di conseguenza, sono un'agenzia pubblicitaria molto forte, e hanno reclutato proprio Cecilia Rodriguez, la quale è in voga in questo periodo su molti giornali di gossip soprattutto per varie situazioni della sorella Belen. E’ diventata, quindi, l'attrice del nostro videoclip insieme a Ugo Righini, protagonista del Clan dei Camorristi. Avendo fatto l'attrice nel nostro cd, la produzione ha pensato bene di farla diventare madrina del nostro ep. La collaborazione è nata qualche mese fa, ma pensiamo che andrà avanti ancora per molto tempo. Per questo motivo stanno associando l'immagine della Rodriguez al set del videoclip di Allerija, infatti c'è stato anche un passaggio televisivo a Studio Aperto, che ci ha dato una bella rilevanza nazionale.
D. Qual è il genere di artisti a cui vi ispirate?
R. Tutti noi musicisti del gruppo hanno una diversa ispirazione. Abbiamo, però, in comune, un unico punto: creare musica di nostra composizione. All’interno dei nostri spettacoli riusciamo a creare momenti di intrattenimento che parte da quel genere di musica che una volta si chiamava "Taverna Napoletana", perché i due cantanti, Eugenio e Chiara, vengono proprio dall'isola di Capri e quindi hanno avuto un impatto sul pubblico molto coinvolgente, a cui viene associata la vena samba, bossa nova, blues e rock. I musicisti con i quali collaboriamo sono: Francesco D'Assisi Greco al sax, Angela Dammora alla tromba, Giovanni Volpe alla batteria, Giuseppe Damora al basso e Franco Chico El Cubano alle percussioni. Ognuno di loro nasce anche da un'estrazione abbastanza jazz, perché sono tutti maestri di conservatorio dell'area di Salerno e Napoli. Quindi si è venuto a creare, poi, questo stile gipsy, ballabile, folk, che è quello che identifica la band adesso, con il coinvolgimento della musica, studiata anche nella parte degli arrangiamenti musicali.
D. Avete avuto anche numerosi concerti in America latina, tipo Caracas per esempio. Che impressione avete avuto di quei luoghi e che accoglienza vi ha dato la gente del posto?
R. La gente in Sudamerica è molto calorosa, l'impatto che abbiamo avuto è stata di una fortissima accoglienza ed eravamo trattati come delle grandi rockstar, dato che abbiamo collaborato con l'ITC di Caracas. Sono degli istituti di cultura presenti in tutte le città del mondo (lo consiglio a tutti gli artisti che vogliono intraprendere una vacanza-studio all'estero) e siamo stati invitati per due settimane a sostenere, come band italiana, una spiegazione dell'evoluzione del linguaggio musicale dagli anni Sessanta fino ad oggi. Naturalmente a Caracas, come in molte altri parti del Sudamerica, vi è una grandissima comunità italiana (Venezuela, Brasile, Messico, Cile e Argentina). Di conseguenza quando queste organizzazioni agiscono chiamando un gruppo dall'Italia, lo fanno veramente in grande. Abbiamo sostenuto un seminario all'Università di Caracas dove tutti gli studenti erano preparatissimi e parlavano perfettamente l'italiano. Dal seminario all'Università , poi ci hanno aperto le porte del più grande teatro di Caracas, che è il Teresa Carregna, dove una settimana prima c'era stato Claudio Baglioni che aveva sostenuto dei concerti lì, quindi per noi è stato anche motivo di orgoglio presentare il nostro progetto in un teatro così grande, e soprattutto, la cosa più emozionante, è stato il fatto di vedere, un'ora prima del concerto, la fila lunghissima fuori dal teatro. Il teatro era da 600 posti e più di qualcuno non era riuscito ad entrare.
D. Avete progetti per il futuro e cosa ne pensate dei talent show?
R. Per quanto riguarda i talent show, abbiamo avuto modo di partecipare a qualche selezione. Abbiamo partecipato a X Factor in trio, due anni fa, e siamo stati esaminati da Enrico Ruggeri. In realtà , per quanto ci riguarda, la nostra esibizione è stata professionale ed è pure piaciuta però, la verità , in quel caso Enrico Ruggeri ci disse che non eravamo il gruppo che stavano cercando in quel momento, perché erano delle selezioni che erano state già fatte quando X Factor era in corso, quindi erano delle selezioni per aggiungere organico e cercare nuovi artisti. Personalmente, è un'esperienza che consiglio di fare, perché poi, in qualche modo, gli artisti che si vanno a trovare in una folla di 10-20 mila persone, hanno anche modo di confrontarsi con tutto il resto della gente, di chi condivide come loro musica e arte. Penso che sia questo il primo motivo per fare musica, cioè la condivisione, altrimenti non nascerebbero i gruppi, non nascerebbero le band, non ci sarebbe proprio unione tra diversi musicisti e diversi stili di musica.
Per quanto riguarda, invece, il progetto futuro, speriamo di suonare per tutta la vita e di calcare i più grandi palchi del mondo. E’ questo un sogno che, dopo quattro o cinque anni, ci sta tenendo ancora in vita perché ho avuto la fortuna di incontrare Eugenio e Chiara, due magnifici cantanti, a Roma, e da lì è partita questa esperienza che ci ha portato anche a Raiuno. Dopodiché ci siamo spostati nella zona Salerno-Napoli e abbiamo notato che, in queste zone, soprattutto la musica e l'arte sono veramente sopravvalutate. Siamo riusciti a fare musica per mestiere, abbiamo tolto tutti gli altri mestieri di mezzo, e oggi ci ritroviamo ad avere questo progetto ben consolidato con tante date all'attivo e soprattutto con un ep di quattro brani che sta avendo un'ottima visibilità a livello nazionale ed internazionale. Dipende sempre e tutto dalla promozione, da chi produce gli artisti, dai canali che si vanno a cercare. Quindi ci aspettiamo un bel tour a settembre, un tour in Sudamerica, e la registrazione di un nuovo cd entro la fine del 2013.
D. So che tu vivi a Roma, ma sei originario di Oria, in provincia di Brindisi. Quanto ti manca la Puglia? Hai occasioni per venire in questa regione?
R. Io sono pugliese, di Oria. Vivo a Roma da 13 anni ormai, ma la mia vita è in giro per l’Italia e per il mondo. La cosa più bella che posso raccontare è che quando manchi tanti anni dal tuo paese, e ritorni con un progetto solido, la gente poi cambia totalmente opinione. Sono ritornato ad Oria direttamente con Allerija ed abbiamo fatto presa nel cuore di tutti. I ragazzi si sono fatti voler bene, la gente in Puglia è calorosissima, e di conseguenza abbiamo riscosso un ottimo successo e abbiamo tantissimi sostenitori, sia nel mio paese che nei paesi limitrofi.
Vorrei promuovere un paio di serate che andremo a fare in Puglia: la prima il 20 luglio 2013 intorno alle 22 presso il locale "La 'nchianata" a Torricella (Ta), con ingresso a 10 euro, in un bellissimo locale tipico dove puntano anche sulla buona musica e quest'anno siamo stati chiamati direttamente dall'organizzazione del locale; la seconda si terrà , invece, il 12 agosto ad Oria in Piazza Manfredi in occasione dell'Estate Oritana.
D. Fai un saluto ai lettori ed ascoltatori del Giornale di Puglia
R. Faccio un saluto musicale con tutti i componenti della band, e continuate a seguirci sul nostro sito che è www.allerija.it, oppure sulla nostra pagina Facebook che è www.facebook.com/AllerijaPage