di Daniele Martini - Intervista del Gdp al celebre cantante Max Pezzali.
D. "L'Universo tranne noi" sta andando già fortissimo come primo singolo del tuo album "Max 20" nelle emittenti radiofoniche. Com'è nata l'idea di questo brano?
R. Diciamo che è stata una canzone con una storia abbastanza strana e stravagante come spesso accade per le canzoni che poi, magari, rimangono o superano la soglia dell'indifferenza delle persone. E' una canzone che, in pratica, non doveva neanche esserci in questo disco perché è uscita abbastanza tardi. C'era già l'idea di chiudere l'album così com'era, dovevano esserci due duetti in più, praticamente è uscita da sola questa canzone. Cioè, la mattina mi sono svegliato che avevo tutta la melodia in testa della strofa, ho cercato di prendere un po’ di appunti con la chitarra per cercare di metterla giù, in pratica in due giorni l'ho finita. Una canzone che è nata abbastanza di getto. Probabilmente per alcune canzoni è così: sono loro che vogliono uscire, sei tu che le scrivi ma escono loro e sono di solito quelle che vengono meglio.
D. Nell'album abbiamo anche due brani scritti da Mauro Repetto. Com'è il rapporto con lui e com'è nata l'idea di scrivere due nuovi brani insieme a lui?
R. Diciamo che noi abbiamo riagganciato i contatti nel 2011 perché, praticamente, io ero andato a Disneyland Paris per una cosa di lavoro, lui lavora all'ufficio che organizza gli eventi esterni all'interno della struttura. Praticamente abbiamo ricominciato a rivederci, a mandarci messaggi, e-mail, cose e quindi l'idea di fare alcuni progetti. Poi l'anno scorso ci siamo visti in occasione del video di "Sempre noi" che era il singolo inedito di "Hanno ucciso l'Uomo Ragno 2012", quindi l'abbiamo girato insieme e abbiamo ricominciato a rivederci. E' venuto due volte in Italia, una volta a Roma, ci siamo visti, abbiamo fatto un pranzo insieme, abbiamo cominciato a condividere un po’ di idee. Lui scrive delle cose per il teatro a Parigi, degli scritti che poi mette in scena lui: uno di questi, che si intitola "The Election Day", da un pezzo degli Arcadia degli anni Ottanta, raccontava in maniera ironica e sarcastica di com'è cambiata la politica negli ultimi anni, anche in Italia, cioè la spettacolarizzazione estrema della politica, il fatto che tutto venga deciso da delle strategie di marketing e non per delle motivazioni vere e concrete, più o meno quella cosa lì, e da lì mi è venuta l'idea di partire, di prendere spunto da questo suo scritto per poi scrivere due pezzi, per l'appunto "Mr President" ed "Il presidente di tutto il mondo".
D. Nel cd anche tante collaborazioni, come per esempio Jovanotti o Giuliano Sangiorgi. Cosa ne pensano di te e com'è il rapporto con questi grandi artisti?
R. Diciamo che è stato per me una grande soddisfazione vedere e verificare che in questi vent'anni, comunque, si è creata con tutte queste persone una solida amicizia che ha permesso di realizzare questo progetto che è, appunto, una cosa che non può essere neanche pensata per un motivo puramente discografico, uno non ci viene a fare una collaborazione così a caso. La motivazione è proprio perché c'è stima, c'è rispetto e c'è amicizia. Sono molto felice perché, appunto, nel bilancio positivo di questi ventuno'anni, ci metto anche, appunto, l'essere riuscito a stabilire dei rapporti di così grande stima nei confronti di colleghi che sono per me un punto di riferimento umano ma anche professionale, cioè, dal punto di vista della scrittura, alcuni hanno influenzato in maniera determinante il mio modo di scrivere, altri li ho scoperti perché sono miei contemporanei oppure sono usciti e sono arrivati alla ribalta dopo che io già facevo questo mestiere, quindi li ho scoperti strada facendo, ma tutti comunque, in qualche modo, elementi fondamentali dell'evoluzione della musica italiana e della canzone italiana e quindi questo mi riempie d'orgoglio averli potuti ospitare all'interno di un mio disco.
D. Che consiglio dai ai giovani che vogliono intraprendere la carriera nel mondo dello spettacolo e della musica?
R. L'unico consiglio che posso dare è quello di seguire la loro passione e non pensare a che cosa va di moda in questo momento, che cosa piace in questo momento, qual è la cosa che non piace, non pensare troppo agli altri, ma pensare prevalentemente a se stessi. Pensare sempre di seguire una passione, un istinto che è quello che ti fa venir voglia di raccontare delle cose. E pensare che è bello avere una bella voce sicuramente, essere un bravo cantante, essere un bravo esecutore, ma quello che conta, e che arriva al cuore delle persone, sono primariamente le canzoni. Se non scrivi delle canzoni che fanno la differenza, difficilmente potrai arrivare perché si, puoi diventare un grande interprete ed un grande esecutore, ma alla fine chi si scrive le canzoni da solo fa sempre la differenza.
D. Fai un saluto ai lettori ed agli ascoltatori del Giornale di Puglia
R. Un grande saluto a tutti i lettori e gli ascoltatori del "Giornale di Puglia" da Max Pezzali. Rimanete sintonizzati e connessi.