Isole Tremiti, “Perché non si installano gli impianti di dissalazione?”

FOGGIA - Il servizio di approvvigionamento idrico delle Isole Tremiti è al centro di un’interrogazione urgente che il Consigliere regionale del PdL, Giandiego Gatta ha rivolto al Presidente della Giunta regionale, Nichi Vendola, all’Assessore ai Lavori pubblici, Giovanni Giannini e all’Assessore al Bilancio, Leonardo Di Gioia.

“L’approvvigionamento idrico dell’arcipelago delle Isole Tremiti – premette Gatta nell’interrogazione - avviene a mezzo nave cisterna, che durante la stagione estiva approda quasi tutti i giorni (in inverno mediamente un giorno a settimana), portando ben 800 tonnellate di acqua per coprire l’intero fabbisogno giornaliero dell’isola. Il rifornimento si effettua, dal porto di Manfredonia, con appositi idranti realizzati a spese della Regione Puglia, alla quale compete l’onere di provvedere alla fornitura idrica delle isole minori ricadenti nel territorio di competenza”.

“Il Sindaco delle Isole Tremiti – rileva l’esponente del PdL - ha approvato (adottando la delibera con i poteri della giunta comunale) lo studio di fattibilità relativo alla installazione nell’arcipelago di due impianti di dissalazione che permetterebbero alla Regione Puglia di risparmiare ogni anno un milione e ottocentomila euro circa”.

Gatta si rivolge, quindi, al Governo regionale per sapere: “quali siano i costi reali della fornitura annuale di acqua alle Isole Tremiti; chi stabilisce quanta acqua debba essere trasportata, in base a quali studi e come viene calcolato il consumo pro capite”.

“Quali siano i motivi - chiede, infine, il Consigliere regionale - per cui non è stato realizzato il dissalatore che, nel 2010  Amati (all’epoca assessore regionale ai lavori pubblici e alle risorse idriche) aveva dato incarico all'AQP di progettare e a cosa sia dovuto il ritardo nella realizzazione degli interventi programmati che ha portato oggi ad uno spreco di diversi milioni di euro”.

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