di Alessio Amato - A lungo si sono inseguiti, finalmente si sono ritrovati: Francesco Moriero ed il Lecce ritornano a percorrere lo stesso percorso, a lottare per lo stesso obiettivo. Un ricongiungimento firmato Tesoro junior, che non poteva mancare nel giorno della presentazione del nuovo allenatore per chiarire subito quali sono le finalità di questo primo fondamentale tassello della nuova stagione giallorossa: “Non è stata un'operazione simpatia. Abbiamo scelto Francesco per le sue capacità, siamo convinti che stavolta è stata la scelta giusta. Sulla lunghezza del contratto non abbiamo ancora discusso, perché è tanto il feeling umano tra noi che la questione scadenza non era la più importante, almeno inizialmente”.
Sulla stessa lunghezza d'onda il neo-tecnico giallorosso, che dopo aver ringraziato per le parole, condivise in toto, di Antonio Tesoro, esordisce con una battuta: “Me ne ero andato biondo, torno un po' brizzolato. Ma sono sempre io, e l'amore per la città è intatto, tant'è che ho detto subito si, anche se ho pensato subito che non sarà un'avventura facile, perché il Lecce è una grande squadra”.
Alle prime domande riguardo al mercato, i giocatori che vuole tenere ed il modulo da attuare, ha immediatamente sottolineato il suo metodo di lavoro: “Sono uno che parla poco e lavora tanto, non vedo l'ora di iniziare sul campo e non trovo giusto, adesso, parlare dei singoli e del mercato, anche perché non c'è stato il tempo materiale. So solo che voglio gente pronta a lottare, a sudare, a dare tutto, a seguire le mie regole e a dimostrare ogni minuto l'attaccamento per l'importante maglia che indossa. Anche parlare di modulo ora è prematuro, diciamo che voglio proporre un calcio offensivo ma equilibrato. Mi piacciono il 4-4-2, il 4-2-3-1 quanto il 4-3-3, ma ora queste sono solo parole. A quale allenatore mi ispiro? Sicuramente Carlo Mazzone a me ha dato tanto, e vedo nel mio calcio molte cose che ho imparato da lui”.
Il neo-allenatore del Lecce potrà iniziare a esprimere sul campo la grande voglia dimostrata nella conferenza di oggi nel raduno che si terrà tra due settimane, mentre il ritiro è stivo inizierà il 14 luglio, e si terrà a Montecopiolo (PU) fino al 28 luglio.
Sulla stessa lunghezza d'onda il neo-tecnico giallorosso, che dopo aver ringraziato per le parole, condivise in toto, di Antonio Tesoro, esordisce con una battuta: “Me ne ero andato biondo, torno un po' brizzolato. Ma sono sempre io, e l'amore per la città è intatto, tant'è che ho detto subito si, anche se ho pensato subito che non sarà un'avventura facile, perché il Lecce è una grande squadra”.
Alle prime domande riguardo al mercato, i giocatori che vuole tenere ed il modulo da attuare, ha immediatamente sottolineato il suo metodo di lavoro: “Sono uno che parla poco e lavora tanto, non vedo l'ora di iniziare sul campo e non trovo giusto, adesso, parlare dei singoli e del mercato, anche perché non c'è stato il tempo materiale. So solo che voglio gente pronta a lottare, a sudare, a dare tutto, a seguire le mie regole e a dimostrare ogni minuto l'attaccamento per l'importante maglia che indossa. Anche parlare di modulo ora è prematuro, diciamo che voglio proporre un calcio offensivo ma equilibrato. Mi piacciono il 4-4-2, il 4-2-3-1 quanto il 4-3-3, ma ora queste sono solo parole. A quale allenatore mi ispiro? Sicuramente Carlo Mazzone a me ha dato tanto, e vedo nel mio calcio molte cose che ho imparato da lui”.
Il neo-allenatore del Lecce potrà iniziare a esprimere sul campo la grande voglia dimostrata nella conferenza di oggi nel raduno che si terrà tra due settimane, mentre il ritiro è stivo inizierà il 14 luglio, e si terrà a Montecopiolo (PU) fino al 28 luglio.
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