LECCE - Non si sblocca ancora la situazione dei tanti lavoratori che aspettano il beneficio economico della mobilità in deroga, ma le cui pratiche non sono state “trattate” e inviate a Bari dagli uffici della sede Inps di Nardò. Ciò nonostante la denuncia del consigliere provinciale del Pdl Mino Frasca, che ha evidenziato il malfunzionamento della sede neretina dell’istituto di previdenza. Stamattina intanto è saltato l’incontro tra la direttrice e una ventina di lavoratori interessati alla mobilità.
“Pare che nessuno all’Inps - torna sulla questione Frasca - si preoccupi di come gli uffici funzionino in malo modo e a danno di lavoratori in serie difficoltà per il mancato percepimento della mobilità in deroga. Un esempio lampante di come la burocrazia si mescoli alla crisi per devastare il tessuto sociale. Avevo raccolto e denunciato pochi giorni fa una serie di lamentele di lavoratori i cui nominativi a Bari non sono mai arrivati e che rischiano di non percepire il beneficio economico, visto che la Regione Puglia, per la ripartizione dei fondi, fa valere un criterio di tempestività delle domande. Ad oggi nessuno all’istituto di previdenza, nemmeno a livello provinciale, ha pensato né di smentirmi sul caso Nardò, né di risolvere la questione.
Stamattina, peraltro, l’incontro tra la direttrice e una ventina di lavoratori è saltato per impegni della stessa direttrice e rinviato di qualche giorno. Non si comprende bene che anche solo pochi giorni di ulteriore ritardo si rivelano drammatici per i bilanci familiari di queste persone. Oltre al danno procurato dalla inefficienza, non c’è il minimo di sensibilità e di attenzione nei confronti di tanti lavoratori, che da gennaio non percepiscono niente. E non si tratta della sventura di poche decine di persone, ma di una questione che interessa migliaia di pratiche. La sede Inps di Nardò, infatti, ha un ambito di riferimento che abbraccia, oltre a Nardò, i comuni di Copertino, Galatone, Leverano, Seclì e Porto Cesareo, e quindi è chiaro che il disservizio è enorme. Questa inattività e soprattutto il silenzio che è seguito alla mia denuncia, sono irritanti. Torno a chiedere con forza - conclude - l’intervento dei responsabili provinciali dell’Inps al fine di ripristinare la funzionalità della sede di Nardò”.
“Pare che nessuno all’Inps - torna sulla questione Frasca - si preoccupi di come gli uffici funzionino in malo modo e a danno di lavoratori in serie difficoltà per il mancato percepimento della mobilità in deroga. Un esempio lampante di come la burocrazia si mescoli alla crisi per devastare il tessuto sociale. Avevo raccolto e denunciato pochi giorni fa una serie di lamentele di lavoratori i cui nominativi a Bari non sono mai arrivati e che rischiano di non percepire il beneficio economico, visto che la Regione Puglia, per la ripartizione dei fondi, fa valere un criterio di tempestività delle domande. Ad oggi nessuno all’istituto di previdenza, nemmeno a livello provinciale, ha pensato né di smentirmi sul caso Nardò, né di risolvere la questione.
Stamattina, peraltro, l’incontro tra la direttrice e una ventina di lavoratori è saltato per impegni della stessa direttrice e rinviato di qualche giorno. Non si comprende bene che anche solo pochi giorni di ulteriore ritardo si rivelano drammatici per i bilanci familiari di queste persone. Oltre al danno procurato dalla inefficienza, non c’è il minimo di sensibilità e di attenzione nei confronti di tanti lavoratori, che da gennaio non percepiscono niente. E non si tratta della sventura di poche decine di persone, ma di una questione che interessa migliaia di pratiche. La sede Inps di Nardò, infatti, ha un ambito di riferimento che abbraccia, oltre a Nardò, i comuni di Copertino, Galatone, Leverano, Seclì e Porto Cesareo, e quindi è chiaro che il disservizio è enorme. Questa inattività e soprattutto il silenzio che è seguito alla mia denuncia, sono irritanti. Torno a chiedere con forza - conclude - l’intervento dei responsabili provinciali dell’Inps al fine di ripristinare la funzionalità della sede di Nardò”.
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