Omicidio di San Cesario, ecco la dinamica dell'esecuzione
di Alessio Amato - Dopo poche ore dell'omicidio avvenuto a San Cesario di Lecce e che ha avuto come vittima Gianfranco Zuccaro, 36enne bodyguard, emergono le prime notizie sulle dinamiche di quella che è stata una vera e propria esecuzione.
Poco dopo le 9 di mattina, il giovane residente della cittadina alle porte di Lecce si era diretto presso un bar della popolare Piazza Garibaldi, luogo di ritrovo prediletto dagli abitanti di San Cesario, e dunque anche molto frequentato.
Zuccaro entra per fare colazione al bar “Natale”, ma quando esce ad attenderlo c'è un sicario che gli spara immediatamente, colpendolo più volte con l'arma da fuoco e ferendolo in diversi punti. In un primo momento,tuttavia, la vittima riesce ad allontanarsi ancora cosciente verso l'angolo opposto della piazza, nelle vicinanze di via Manno, ma a quel punto sarebbe stato raggiunto da ulteriori colpi di pistola, che stavolta lo avrebbero ferito a morte, non molto lontano dalla Bmw che aveva parcheggiato per dirigersi al bar e che probabilmente stava cercando di raggiungere.
Sull'identità dell'assassino, così come sulle motivazioni che l'hanno spinto a compiere questo gesto, aleggia ancora un alone di mistero, sebbene i Carabinieri del reparto investigazioni scientifiche della compagnia di Lecce siano a lavoro da diverse ore per cercare di far luce su questo caso, sulla cui risoluzione dovrebbero svolgere un ruolo fondamentale le registrazioni delle telecamere del sopracitato bar, che erano in funzione al momento dell'omicidio.
Poco dopo le 9 di mattina, il giovane residente della cittadina alle porte di Lecce si era diretto presso un bar della popolare Piazza Garibaldi, luogo di ritrovo prediletto dagli abitanti di San Cesario, e dunque anche molto frequentato.
Zuccaro entra per fare colazione al bar “Natale”, ma quando esce ad attenderlo c'è un sicario che gli spara immediatamente, colpendolo più volte con l'arma da fuoco e ferendolo in diversi punti. In un primo momento,tuttavia, la vittima riesce ad allontanarsi ancora cosciente verso l'angolo opposto della piazza, nelle vicinanze di via Manno, ma a quel punto sarebbe stato raggiunto da ulteriori colpi di pistola, che stavolta lo avrebbero ferito a morte, non molto lontano dalla Bmw che aveva parcheggiato per dirigersi al bar e che probabilmente stava cercando di raggiungere.
Sull'identità dell'assassino, così come sulle motivazioni che l'hanno spinto a compiere questo gesto, aleggia ancora un alone di mistero, sebbene i Carabinieri del reparto investigazioni scientifiche della compagnia di Lecce siano a lavoro da diverse ore per cercare di far luce su questo caso, sulla cui risoluzione dovrebbero svolgere un ruolo fondamentale le registrazioni delle telecamere del sopracitato bar, che erano in funzione al momento dell'omicidio.