BARI - "Per un assessore che collabora con il Presidente di Regione vantatosi per anni della propria predisposizione all’ascolto è una caduta di stile rintuzzare e dar del bugiardo al presidente dell’Ordine dei medici Anelli che con grande onestà intellettuale ha riportato quanto rilevato dal comitato permanente per la verifica dell’erogazione dei Lea, comitato che certifica l’adempimento delle condizioni di prestazione dei servizi assistenziali rispetto agli standard nazionali.
E’ documentato e documentabile che il comitato ha assegnato alla sanità pugliese nel 2010, ultimo anno in cui è stata effettuata la verifica, un punteggio pari al 32,8 per cento del valore massimo conseguibile, circa la metà della media delle Regioni a statuto ordinario e inferiore anche alla media delle altre Regioni in disequilibrio. La valutazione è stata inferiore con riferimento a tutte le tre principali branche dei Lea, ma i divari maggiori sono stati registrati con riferimento all’assistenza distrettuale e a quella ospedaliera.
Devo dire di più: anche la qualità percepita dai cittadini pugliesi di alcuni dei servizi offerti è risultata nel complesso inferiore rispetto a quella dei residenti in altre regioni. Nel 2010 la quota di intervistati residenti in Puglia che considera il sistema sanitario un problema prioritario è maggiore rispetto alla media delle Regioni a statuo ordinario e delle altre regioni con Piano di rientro; essa è superiore anche rispetto alla quota di persone che considera come problema prioritario altri servizi pubblici. Il grado di accessibilità dei servizi sanitari, secondo gli intervistati nella media del periodo 2010-2012, sarebbe inferiore rispetto alla media delle Regioni a statuto ordinario e alle altre regioni che hanno adottato un Piano di rientro.
L’assessore Gentile non pensi che tutti devono fungere, come lei, da specchio magico della fiaba di Biancaneve pronti a dire al Governatore che è il più bello del reame per tenerlo soddisfatto nelle pulsioni narcisistiche. C’è anche chi ha il coraggio di dire la verità, anche a costo di essere offeso e vituperato con mele avvelenate.
E Anelli ha avuto il coraggio della verità in rappresentanza di un ordine professionale che tutela il decoro della categoria alla quale, come medici, apparteniamo. A lui dobbiamo il rispetto deontologico e istituzionale che merita”.
A riferirlo il capogruppo Pdl in Consiglio regionale, Ignazio Zullo.
LOSPINUSO (PDL) - “Sorprende che l’assessore Gentile si impunti nel sentirsi dire, peraltro da soggetto assolutamente autorevole che si limita a ricordare dati ufficiali, che in Puglia non sono rispettati i Livelli essenziali di assistenza sanciti dal Ministero della Sanità e per i quali incassiamo i fondi del sistema sanitario nazionale.
Lo avevano già detto gli stessi Direttori generali delle ASL, addirittura con annessa sceneggiata di un’auto-denuncia più o meno fantomatica, che non erano in gradi di garantire tali livelli, e cioè il minimo necessario al servizio dei cittadini.
L’assessore Gentile, invece di difendere l’indifendibile, si attivi per risollevare la sanità pugliese. La buona volontà non le manca, ma a fronte del disastro di questi anni, di saccheggio prima e di desertificazione poi, difficilmente le basterà”.
E’ documentato e documentabile che il comitato ha assegnato alla sanità pugliese nel 2010, ultimo anno in cui è stata effettuata la verifica, un punteggio pari al 32,8 per cento del valore massimo conseguibile, circa la metà della media delle Regioni a statuto ordinario e inferiore anche alla media delle altre Regioni in disequilibrio. La valutazione è stata inferiore con riferimento a tutte le tre principali branche dei Lea, ma i divari maggiori sono stati registrati con riferimento all’assistenza distrettuale e a quella ospedaliera.
Devo dire di più: anche la qualità percepita dai cittadini pugliesi di alcuni dei servizi offerti è risultata nel complesso inferiore rispetto a quella dei residenti in altre regioni. Nel 2010 la quota di intervistati residenti in Puglia che considera il sistema sanitario un problema prioritario è maggiore rispetto alla media delle Regioni a statuo ordinario e delle altre regioni con Piano di rientro; essa è superiore anche rispetto alla quota di persone che considera come problema prioritario altri servizi pubblici. Il grado di accessibilità dei servizi sanitari, secondo gli intervistati nella media del periodo 2010-2012, sarebbe inferiore rispetto alla media delle Regioni a statuto ordinario e alle altre regioni che hanno adottato un Piano di rientro.
L’assessore Gentile non pensi che tutti devono fungere, come lei, da specchio magico della fiaba di Biancaneve pronti a dire al Governatore che è il più bello del reame per tenerlo soddisfatto nelle pulsioni narcisistiche. C’è anche chi ha il coraggio di dire la verità, anche a costo di essere offeso e vituperato con mele avvelenate.
E Anelli ha avuto il coraggio della verità in rappresentanza di un ordine professionale che tutela il decoro della categoria alla quale, come medici, apparteniamo. A lui dobbiamo il rispetto deontologico e istituzionale che merita”.
A riferirlo il capogruppo Pdl in Consiglio regionale, Ignazio Zullo.
Lo avevano già detto gli stessi Direttori generali delle ASL, addirittura con annessa sceneggiata di un’auto-denuncia più o meno fantomatica, che non erano in gradi di garantire tali livelli, e cioè il minimo necessario al servizio dei cittadini.
L’assessore Gentile, invece di difendere l’indifendibile, si attivi per risollevare la sanità pugliese. La buona volontà non le manca, ma a fronte del disastro di questi anni, di saccheggio prima e di desertificazione poi, difficilmente le basterà”.
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