Giustizia: Pdl choc, Camere ferme per un giorno. Epifani, così corda si spezza

ROMA - Seduta sospesa nell'Aula della Camera dopo la votazione sulla sospensione dei lavori di oggi richiesta dal Pd. E' scoppiata la bagarre quando i deputati M5S hanno urlato a quelli del Pd "Bravi, bravi, buffoni, buffoni".

Mentre c'erano i coretti ed i deputati grillini andavano ai piedi dei settori dove siede il Pd, c'é stato un alterco tra Piero Martino del Pd ed un deputato del M5S. Martino gli ha lanciato addosso dei fogli ed é scattata la baruffa, con i commessi che hanno faticato non poco a separare i deputati Pd da quelli di M5S. Alla presidente Laura Boldrini non è rimasto altro che sospendere la seduta.

 "Abbiamo chiesto una sospensione dei lavori parlamentari solo per oggi". Lo ha detto il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri (Pdl) uscendo dalla Conferenza dei Capigruppo di Palazzo Madama.

+ La Cassazione, nessun accanimento su Cavaliere

"Il Parlamento non può assolutamente sospendere i suoi lavori". Così il presidente dei Senatori Pd, Luigi Zanda, commentando la richiesta del Pdl di sospendere i lavori delle camere per protesta contro la decisione della Cassazione. "Se un gruppo ha bisogno di qualche ora di tempo per confrontarsi bene, altrimenti no". Anche alla Camera il Pd dice no alla richiesta di sospensione dei lavori parlamentari avanzata dal Pdl. Il capogruppo Roberto Speranza ha convocato l'Ufficio di Presidenza del gruppo per comunicare questa decisione che sarà portata alla conferenza dei Capigruppo delle 12.30.

''Sono convinto che chiudere il Parlamento in queste condizioni sia un vulnus alla democrazia: se così sarà chiederemo immediatamente un incontro a Napolitano". Così Roberto Maroni ha motivato il no della Lega alla richiesta del Pdl.

VENDOLA, DESTRA INQUIETANTE - Penso che il comportamento della destra in questo momento sia inquietante". Lo ha detto il leader di Sel, Nichi Vendola, parlando oggi a Bari con i giornalisti a margine di una iniziativa. "L'idea - ha aggiunto Vendola - di poter far precipitare il paese in una sorta di capitolo finale della guerra tra politica e magistratura è un'idea delinquenziale e demenziale".

CASSAZIONE ACCELERA TEMPI PROCESSO CAV- La Cassazione accelera i tempi sul processo al Cav. E' stata fissata in tempi record l'udienza per il processo Mediaset, che vede tra gli imputati l'ex premier Silvio Berlusconi: l'udienza si terra' il 30 luglio prossimo davanti alla sezione feriale penale.

+ Schifani, rapidità record

La Suprema Corte e' chiamata a decidere se confermare o meno la sentenza con cui la Corte d'appello di Milano, l'8 maggio scorso, ha condannato il leader del Pdl a 4 anni di reclusione e all'interdizione per 5 anni dai pubblici uffici per il reato di frode fiscale. Oltre al ricorso di Berlusconi, i giudici della Cassazione dovranno esaminare quelli presentati dal produttore cinematografico Frank Agrama e dagli ex manager Mediaset Gabriella Galetto e Daniele Lorenzano.

Il segretario del Pdl Angelino Alfano
"Sono esterrefatto, non si e' mai vista una cosa del genere, che determina un aggravio delle possibilita' di difesa, perche' contavamo di avere piu' tempo per svolgere i nostri approfondimenti", e' stato il commento del professor Franco Coppi, entrato nel collegio difensivo di Silvio Berlusconi in vista della pronuncia degli ermellini.

ALFANO: AMMIRATO PER CELERITA' - ''Sono bel lieto di constatare lo straordinario miglioramento nella performance della Cassazione, che dai tempi di trattazione delle cause penali, intorno ai 200 giorni (durata media cause penali nel 2010) schizza agilmente a meno di trenta per il presidente Berlusconi. Sono ammirato per questa prova di efficienza della Corte che ha battuto ogni record del giusto processo''.
Lo sostiene il segretario del Pdl e vice premier Angelino Alfano.

Posta un commento

Nuova Vecchia

Modulo di contatto