BARI - La giunta regionale della Puglia ha espresso parere contrario nell'ambito dei procedimenti ministeriali di Via che riguardano 11 permessi di ricerca di idrocarburi nel mare prospiciente le coste, presentate da Northern Petroleum Ltd, Petroleum Geo Service e Spectrum Geo Ltd. Lo ha annunciato l'assessore all'ambiente, Lorenzo Nicastro.
Il Comitato Via regionale aveva gia' dato parere negativo, confermandolo anche a fronte delle nuove richieste di un parere provenienti dalla Direzione Generale per la Valutazione Ambientale del Ministero. "La Commissione nazionale Via ha evidenziato che le osservazioni riportate nei pareri della Regione Puglia - prosegue Nicastro - afferiscono in buona parte alla successiva eventuale fase di coltivazione degli idrocarburi. In realta' scindere le due fasi appare una maniera per minimizzare i rischi, cosi' come tendono a fare le aziende proponenti nel materiale progettuale trasmesso".
"La prospettiva deve essere ampia e, trattandosi di interventi i cui effetti si perpetuano in archi temporali piuttosto lunghi - aggiunge Nicastro - non si puo' non considerare quali conseguenze avrebbe, sull'ambiente marino, lo sfruttamento che si ha in mente di autorizzare, tenuto conto che gli interventi riguardano la costa adriatica su vasta scala e a pochi metri dalla costa in zone ad alto valore turistico".
Il Comitato Via regionale aveva gia' dato parere negativo, confermandolo anche a fronte delle nuove richieste di un parere provenienti dalla Direzione Generale per la Valutazione Ambientale del Ministero. "La Commissione nazionale Via ha evidenziato che le osservazioni riportate nei pareri della Regione Puglia - prosegue Nicastro - afferiscono in buona parte alla successiva eventuale fase di coltivazione degli idrocarburi. In realta' scindere le due fasi appare una maniera per minimizzare i rischi, cosi' come tendono a fare le aziende proponenti nel materiale progettuale trasmesso".
"La prospettiva deve essere ampia e, trattandosi di interventi i cui effetti si perpetuano in archi temporali piuttosto lunghi - aggiunge Nicastro - non si puo' non considerare quali conseguenze avrebbe, sull'ambiente marino, lo sfruttamento che si ha in mente di autorizzare, tenuto conto che gli interventi riguardano la costa adriatica su vasta scala e a pochi metri dalla costa in zone ad alto valore turistico".