Policlinico di Bari, denuncia di malasanità

BARI - Riceviamo e pubblichiamo una lettera di denuncia del Segretario generale della O.S. GIL- Sanità Luigi Cipriani:

"All'Assessore alla Salute Regione Puglia
Al Direttore Generale
Al Direttore Sanitario Azienda Policlinico


Al sottoscritto Luigi Cipriani, Segretario generale della O.S. GIL- Sanità è pervenuta da parte della Sig.ra  P.M.    nata il 1938, una denuncia di malasanità. Nel dettaglio;
Il giorno 03/07/2013 alle ore 07,30 circa la signora M si è presentata presso il C.U.P. del Policlinico di Bari per prenotare una Ecografia della Tiroide; preso il numero di arrivo, la stessa ha atteso il proprio turno, arrivato il medesimo si presentava davanti allo sportello dell’operatore 046P, il quale nel prenotare l’esame su menzionato, asseriva che dalla videata vi evinceva la possibilità di poter eseguire l’ecografia nel pomeriggio (ore 15,00) della stessa giornata, in quanto era pervenuta una disdetta riguardante l’esame che la signora M. aveva richiesto.
Alle ore 15,00, nonostante la temperatura torrida, si è presentata puntualmente presso l’ambulatorio della Med. Int “MURRI” (V° piano Pad. Chini);

La Sig.ra M.  giunta a destinazione chiedeva, ad  una infermiera, a chi poteva rivolgersi  per essere chiamata per l’espletamento dell’esame; e la stessa infermiera (che indossava gli occhiali), e probabilmente, da quanto dedotto dalla signora M.,  era proprio l’addetta all’ambulatorio in questione, che in modo ARROGANTE e in maniera alquanto scorbutica, invitava la sig.ra M. ad andarsene poichè dall’elenco in loro possesso non risultava il suo nominativo. La paziente cercava, a fatica, di far capire che la sua prenotazione era da ritenersi valida, poiché come recita la L.R. (abbattimento liste di attesa), poiché come sostituzione per una disponibilità a seguito di disdetta.
La stessa infermiera, alla presenza di testimoni, asseriva “CHE SE NE DOVEVA ANDARE IN QUANTO NON ERA PRESENTE ALCUN MEDICO”; e la stessa “consigliava” la sig.ra Maria di ritornare al CUP per riprenotare l’ecografia.

A questo punto, considerata la presa di posizione dell’infermiera, non rimaneva altro che ritornarsene, sotto un sole cocente, a casa senza che avesse potuto eseguire l’esame regolarmente prenotato.
Lo scrivente in qualità di Dirigente Sindacale chiede come è possibile disconoscere una regolare prenotazione che doveva essere eseguita il giorno 3 giugno alle ore 15,00 (come da prenotazione che si allega)?

Perché l’infermiera asseriva che non vi era alcun medico?
Forse si poteva risolvere il tutto facendo una prestazione A PAGAMENTO (Intramoenia)?
Alla luce di quanto sopra, considerata la gravità  dei fatti si chiede di accertare i motivi di tale intollerabile comportamento; lo scrivente invita le SS.VV. in indirizzo ad intraprendere tutte le necessarie azioni e ad adire le sedi opportune affinché sia resa giustizia per essere stata negata una prestazione regolarmente prenotata.
Al cittadino che regolarmente si è recato presso il reparto dopo regolare prenotazione allo sportello del CUP, va in ogni caso erogata la prestazione in tempi brevi.
In caso di assenza del medico, come asserito dall'infermiera alla paziente, perché non è stato informato il CUP in modo da evitare di assegnare prestazioni non erogabili???

In attesa di cortese e sollecito riscontro alla presente, porge distinti saluti".

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