LECCE - Poteva finire nel peggiore dei modi la rapina a mano armata avvenuta ieri sera ai danni di una tabaccheria di Torre dell'Orso, marina di Melendugno, in provincia di Lecce. Nella rivendita c'erano molte persone, compresi turisti e alcuni bambini. Grazie al coraggio di un poliziotto napoletano in vacanza in Salento da pochi giorni, i carabinieri hanno arrestato uno dei due banditi. L'altro giovane e' stato fermato piu' tardi dai militari.
Il piano dei due uomini incappucciati, armati di fucile a canne mozze e mitraglietta, che hanno fatto irruzione intorno alle 22 nella rivendita, e' stato rovinato da un assistente di Polizia, fuori servizio, che lavora alla Questura di Napoli. Questi si e' gettato letteralmente addosso al primo rapinatore che, dopo aver colpito al viso un cliente inerme, aveva puntato il fucile a canne mozze in faccia al gestore. L'altro rapinatore prima gli ha puntato contro la mitraglietta, poi ha deciso di darsela a gambe. Il bandito fermato, residente a Lizzanello, e' stato sottratto a stento dai carabinieri al linciaggio della folla.
Una serie di testimonianze hanno consentito ai carabinieri, intervenuti con diverse pattuglie, di seguire la via di fuga dell'altro malvivente che e' stato visto correre con la mitraglietta ancora impugnata. I sospetti sono caduti su un giovane, con precedenti per stupefacenti, residente a Melendugno, riconosciuto in un video delle telecamere di sorveglianza per la sua andatura e la sua corporatura esile. Un 25enne, fermato a bordo di una Renault in compagnia di una ragazza.
Ad incastrarlo le perquisizioni, la contraddittorieta' delle loro testimonianze, le numerose telefonate tra i due prima della rapina, i balbettii di quest'ultimo, il ritrovamento dell'auto del primo nelle campagne tra Melendugno e Calimera dove in un trullo sono stati recuperati passamontagna, abiti di riserva, una pistola scacciacani, riproduzione di una Beretta corta. Sequestrato un fucile a canne mozze con colpo in canna e circa 130 cartucce calibro 12. Entrambi sono stati arrestati. I due malviventi sono sospettati di avere commesso numerose altre rapine, per le quali i carabinieri della Compagnia di Lecce stavano lavorando da tempo.
Il piano dei due uomini incappucciati, armati di fucile a canne mozze e mitraglietta, che hanno fatto irruzione intorno alle 22 nella rivendita, e' stato rovinato da un assistente di Polizia, fuori servizio, che lavora alla Questura di Napoli. Questi si e' gettato letteralmente addosso al primo rapinatore che, dopo aver colpito al viso un cliente inerme, aveva puntato il fucile a canne mozze in faccia al gestore. L'altro rapinatore prima gli ha puntato contro la mitraglietta, poi ha deciso di darsela a gambe. Il bandito fermato, residente a Lizzanello, e' stato sottratto a stento dai carabinieri al linciaggio della folla.
Una serie di testimonianze hanno consentito ai carabinieri, intervenuti con diverse pattuglie, di seguire la via di fuga dell'altro malvivente che e' stato visto correre con la mitraglietta ancora impugnata. I sospetti sono caduti su un giovane, con precedenti per stupefacenti, residente a Melendugno, riconosciuto in un video delle telecamere di sorveglianza per la sua andatura e la sua corporatura esile. Un 25enne, fermato a bordo di una Renault in compagnia di una ragazza.
Ad incastrarlo le perquisizioni, la contraddittorieta' delle loro testimonianze, le numerose telefonate tra i due prima della rapina, i balbettii di quest'ultimo, il ritrovamento dell'auto del primo nelle campagne tra Melendugno e Calimera dove in un trullo sono stati recuperati passamontagna, abiti di riserva, una pistola scacciacani, riproduzione di una Beretta corta. Sequestrato un fucile a canne mozze con colpo in canna e circa 130 cartucce calibro 12. Entrambi sono stati arrestati. I due malviventi sono sospettati di avere commesso numerose altre rapine, per le quali i carabinieri della Compagnia di Lecce stavano lavorando da tempo.
Tags
Lecce