SAN SEVERO (FG) - Non si placano le polemiche riguardanti l’abbattimento dei pini su viale 2 Giugno e viale San Bernardino. Mentre le associazioni ambientaliste continuano a far sentire la propria voce anche i bambini della città provano a reagire.
È il caso di Claudia una bambina di 11 anni che ha preso carta e penna ed ha scritto al presidente della Repubblica Napolitano per raccontare quanto sta accadendo in città.
“Caro Presidente – scrive Claudia -, sono una bambina di 11 anni, il mio nome è Claudia e vivo in un paese che si chiama San Severo. Nel paese in cui abito, oltre alla villa comunale non c’è tanto spazio per giocare e non c’è un parco dove distendersi o giocare con gli amici in mezzo al verde. Insomma, non è immerso nel verde come io vorrei. Però gli alberi che sono più numerosi sono i pini, sono belli, alti e verdi, dice il mio papà che sono i polmoni del nostro paese e poi fanno tanta ombra; dice anche che ci sono voluti quasi cinquanta anni per diventare così grandi. Ma da circa dieci giorni, ho dovuto vederli morire ad uno ad uno, fino ad adesso ne hanno tagliati almeno una cinquantina e, dice il mio papà dovranno tagliarne ancora molti. Ho chiesto al mio papà il perché e lui non mi ha saputo rispondere però l’ho visto molto arrabbiato e mi ha detto che sarebbe andato a fermarli, che si sarebbe messo sotto i pini per bloccare questo errore e orrore umano. Poi è tornato e mi ha detto che sono arrivati sindaco, assessori, vigili e pure i poliziotti e che lo hanno fatto allontanare e lo hanno anche denunciato, al mio papà, perché? Ha difeso gli alberi. A scuola ci dicono che dobbiamo amare la natura, la dobbiamo difendere. E’ stato un eroe il mio papà, però lui mi dice di no, perché dice che lui non è riuscito a salvarli. Allora io ho avuto questa idea di scriverle, caro Presidente e di chiederle di fare qualcosa, di intervenire per fare in modo che questa crudeltà finisca, perché non ci può essere un perché a questa violenza. Spero davvero che lei potrà aiutare me, il mio papà e tutti quelli che amano gli alberi”.
È il caso di Claudia una bambina di 11 anni che ha preso carta e penna ed ha scritto al presidente della Repubblica Napolitano per raccontare quanto sta accadendo in città.
“Caro Presidente – scrive Claudia -, sono una bambina di 11 anni, il mio nome è Claudia e vivo in un paese che si chiama San Severo. Nel paese in cui abito, oltre alla villa comunale non c’è tanto spazio per giocare e non c’è un parco dove distendersi o giocare con gli amici in mezzo al verde. Insomma, non è immerso nel verde come io vorrei. Però gli alberi che sono più numerosi sono i pini, sono belli, alti e verdi, dice il mio papà che sono i polmoni del nostro paese e poi fanno tanta ombra; dice anche che ci sono voluti quasi cinquanta anni per diventare così grandi. Ma da circa dieci giorni, ho dovuto vederli morire ad uno ad uno, fino ad adesso ne hanno tagliati almeno una cinquantina e, dice il mio papà dovranno tagliarne ancora molti. Ho chiesto al mio papà il perché e lui non mi ha saputo rispondere però l’ho visto molto arrabbiato e mi ha detto che sarebbe andato a fermarli, che si sarebbe messo sotto i pini per bloccare questo errore e orrore umano. Poi è tornato e mi ha detto che sono arrivati sindaco, assessori, vigili e pure i poliziotti e che lo hanno fatto allontanare e lo hanno anche denunciato, al mio papà, perché? Ha difeso gli alberi. A scuola ci dicono che dobbiamo amare la natura, la dobbiamo difendere. E’ stato un eroe il mio papà, però lui mi dice di no, perché dice che lui non è riuscito a salvarli. Allora io ho avuto questa idea di scriverle, caro Presidente e di chiederle di fare qualcosa, di intervenire per fare in modo che questa crudeltà finisca, perché non ci può essere un perché a questa violenza. Spero davvero che lei potrà aiutare me, il mio papà e tutti quelli che amano gli alberi”.