San Severo: arrestato latitante, riconosciuto mentre era in un agriturismo

SAN SEVERO(FG) - È stato notato in un agriturismo, da un carabiniere e un poliziotto fuori servizio, mentre tranquillamente con i familiari festeggiava il suo compleanno. L’uomo era ricercato dall’ottobre del 2012, quando destinatario del provvedimento emesso dal Magistrato di Sorveglianza con cui si disponeva la revoca dell’affidamento in prova di cui beneficiava presso una Comunità per tossicodipendenti di Corato, si era sottratto all’arresto.

A carico del 42enne, che doveva scontare una serie di condanne tra cui una recente per estorsione, pendeva un ordine di carcerazione scaturito da una serie di comportamenti inosservanti del programma terapeutico della Comunità che lo accoglieva. L’uomo infatti, oltre ad assumere di frequente atteggiamenti aggressivi nei confronti dell’equipe e degli altri utenti della comunità di recupero e disporre di un telefono cellulare con il quale teneva contatti con l’esterno, era solito introdurre all’interno del centro sostanze alcoliche di cui faceva uso. Per non andare in carcere l’uomo si era allontanato dalla comunità, facendo perdere le sue tracce fino a sabato scorso, quando è stato notato in un agriturismo cittadino in zona “Posta del Principe”. I due appartenenti alle forze dell’ordine, riconosciuto il latitante riunito con i familiari a pranzo, hanno deciso di non fare irruzione subito nel locale ma di allontanarsi senza perderlo di vista in attesa dei colleghi chiamati in rinforzo.

Il blitz è scattato intorno alle 15 di sabato scorso, quando circa una ventina di uomini tra Carabinieri e Poliziotti, dopo aver circondato l’agriturismo sono penetrati all’interno del locale. Nel trambusto generale creato ad arte dai parenti, il latitante ha cercato di dileguarsi attraverso una finestra del retro del ristorante ma, vistosi circondato, è rientrato all’interno del locale provando a nascondersi in cucina dietro un grosso frigorifero dove è stato definitivamente bloccato da un carabiniere che ha messo fine alla sua latitanza. L’uomo deve scontare 2 anni di reclusione.

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