ROMA - L’input che sto dando in maniera molto chiara è di concentrarsi sull’interesse del Paese e rendere questa alleanza con la sinistra, che io continuo a chiamare di pacificazione, qualcosa che possa essere storico, addirittura epocale dopo tanti anni di Guerra Fredda”. Così Silvio Berlusconi ieri a notte fonda, intercettato dai microfoni di Agorà Estate all’uscita da una trattoria a pochi passi da Montecitorio, in compagnia di Francesca Pascale e altri parlamentari del Pdl.
Non sono solito esercitare la mia mente su fatti che ritengo non probabili". Così Silvio Berlusconi ieri a notte fonda, intercettato dai microfoni di Agorà Estate all’uscita da una trattoria a pochi passi da Montecitorio, in compagnia di Francesca Pascale e altri poarlamentari del Pdl.
MEDIASET - Dopo l'alta tensione nella maggioranza sul caso Mediaset, Silvio Berlusconi sferra un micidiale contrattacco, annunciando la 'rinascita' di Forza Italia a settembre e accusando 'parte' del Pd dello 'sprint' impresso ai suoi processi.
+ 70 senatori Pd in coro: ora basta con gli autogol
L'accelerazione dei processi negli ultimi due mesi non puo' non essere legata al fatto che una parte della maggioranza non vuole un governo di pacificazione, avrebbe detto l'ex premier intervenendo all'ufficio di presidenza del partito.
Il Cavaliere ha quindi rilanciato il progetto di Forza Italia, fissando anche il timing: l'annuncio sara' a settembre. Secondo quanto viene riferito, Berlusconi avrebbe sottolineato che Forza Italia 'emoziona molto di piu' il nostro popolo rispetto al Pdl'; per questo 'a settembre torneremo a Forza Italia'.
Aprendo i lavori, l'ex premier non avrebbe nascosto la preoccupazione per la situazione attuale che vive il Paese, dicendosi tuttavia 'certo che riusciremo a portare a termine l'impegno su Imu ed Iva'.
L'ULTIMATUM DI SCHIFANI - "Se Berlusconi fosse condannato alla interdizione dai pubblici uffici, sarebbe molto difficile che un Pdl acefalo del suo leader possa proseguire l'esperienza del governo Letta". Sono le parole del presidente dei senatori del Pdl, Renato Schifani, intervistato da "Radio Anch'io".
Ma il segretario Pd Epifani parla di "chiarimento" con il Pdl dopo la bufera scatenata sul caso e avverte: "O c'e' un chiarimento serio, o il Pdl dimostra di essere interessato ai problemi del Paese e non alle vicende di Berlusconi oppure, con la stessa forza con cui abbiamo fatto nascere questo governo, diciamo che cosi' non si puo' andare avanti".
"Il Pdl - chiarisce - mette a rischio la funzione stessa di questo gvoerno. C'e' un limite oltre il quale il nostro senso di responsabilita', che anche oggi abbiamo dimostrato, non puo' andare". Epifani mette in chiaro i paletti del Pd: "La nostra responsabilita' verso il Paese ha un senso se il governo viene messo nelle condizioni di operare per il bene degli italiani. Questo e' adesso il vero chiarimento politico da aprire. Non su questa o quella misura di politica economica, perche' li' siamo gia' nel campo fisiologico di un confronto tra forze politiche".
Invece "da oggi - sottolinea - tuttio diventa piu' complesso e occorre affrontare il nuovo quadro che si e' aperto con la chiarezza necessaria". E tenendo a mente, ricorda il segretario Pd, che "noi non temiamo nulla, quale che sia l'evoluzione della situazione. Abbiamo tutte le carte in regola per affrontare qualunque scenario". Del resto, rileva ancora Epifani, "certamente il fatto che il presidente del Consiglio sia andato dal capo dello Stato segnala la delicatezza di questo passaggio".
Il segretario Pd non nasconde peraltro di ritenere che "il Presidente Napolitano esercitera' il suo ruolo per evitare che questa situazione possa degnerare".
Non sono solito esercitare la mia mente su fatti che ritengo non probabili". Così Silvio Berlusconi ieri a notte fonda, intercettato dai microfoni di Agorà Estate all’uscita da una trattoria a pochi passi da Montecitorio, in compagnia di Francesca Pascale e altri poarlamentari del Pdl.
MEDIASET - Dopo l'alta tensione nella maggioranza sul caso Mediaset, Silvio Berlusconi sferra un micidiale contrattacco, annunciando la 'rinascita' di Forza Italia a settembre e accusando 'parte' del Pd dello 'sprint' impresso ai suoi processi.
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L'accelerazione dei processi negli ultimi due mesi non puo' non essere legata al fatto che una parte della maggioranza non vuole un governo di pacificazione, avrebbe detto l'ex premier intervenendo all'ufficio di presidenza del partito.
Il Cavaliere ha quindi rilanciato il progetto di Forza Italia, fissando anche il timing: l'annuncio sara' a settembre. Secondo quanto viene riferito, Berlusconi avrebbe sottolineato che Forza Italia 'emoziona molto di piu' il nostro popolo rispetto al Pdl'; per questo 'a settembre torneremo a Forza Italia'.
Aprendo i lavori, l'ex premier non avrebbe nascosto la preoccupazione per la situazione attuale che vive il Paese, dicendosi tuttavia 'certo che riusciremo a portare a termine l'impegno su Imu ed Iva'.
L'ULTIMATUM DI SCHIFANI - "Se Berlusconi fosse condannato alla interdizione dai pubblici uffici, sarebbe molto difficile che un Pdl acefalo del suo leader possa proseguire l'esperienza del governo Letta". Sono le parole del presidente dei senatori del Pdl, Renato Schifani, intervistato da "Radio Anch'io".
Ma il segretario Pd Epifani parla di "chiarimento" con il Pdl dopo la bufera scatenata sul caso e avverte: "O c'e' un chiarimento serio, o il Pdl dimostra di essere interessato ai problemi del Paese e non alle vicende di Berlusconi oppure, con la stessa forza con cui abbiamo fatto nascere questo governo, diciamo che cosi' non si puo' andare avanti".
"Il Pdl - chiarisce - mette a rischio la funzione stessa di questo gvoerno. C'e' un limite oltre il quale il nostro senso di responsabilita', che anche oggi abbiamo dimostrato, non puo' andare". Epifani mette in chiaro i paletti del Pd: "La nostra responsabilita' verso il Paese ha un senso se il governo viene messo nelle condizioni di operare per il bene degli italiani. Questo e' adesso il vero chiarimento politico da aprire. Non su questa o quella misura di politica economica, perche' li' siamo gia' nel campo fisiologico di un confronto tra forze politiche".
Invece "da oggi - sottolinea - tuttio diventa piu' complesso e occorre affrontare il nuovo quadro che si e' aperto con la chiarezza necessaria". E tenendo a mente, ricorda il segretario Pd, che "noi non temiamo nulla, quale che sia l'evoluzione della situazione. Abbiamo tutte le carte in regola per affrontare qualunque scenario". Del resto, rileva ancora Epifani, "certamente il fatto che il presidente del Consiglio sia andato dal capo dello Stato segnala la delicatezza di questo passaggio".
Il segretario Pd non nasconde peraltro di ritenere che "il Presidente Napolitano esercitera' il suo ruolo per evitare che questa situazione possa degnerare".