di Redazione - Il gesuita italiano Paolo Dall'Oglio, che da anni combatte le sue cause in Siria, sarebbe stato rapito nella città di Raqqa.
L'uomo, da alcune ore, non è raggiungibile al suo telefono e sarebbe stato catturato da un gruppo vicino ad al-Qaeda.
Secondo quanto riporta la Reuters, a rapire il prete, alcuni uomini dello Stato islamico dell'Iraq. Branca irachena dell'organizzazione, aveva annunciato ad aprile la fusione con i siriani del Fronte al-Nusra in un nuovo nome, lo Stato islamico dell'Iraq e del Levante.
L'unione tra i due gruppi è poi stata sconfessata dallo stesso leader di al-Nusra, al-Golani, che pur avendo giurato fedeltà ad al Zawahiri, numero uno di al-Qaeda, ha preferito mantenere distinte le due fazioni. Gli Stati Uniti, che includono al-Nusra nell'elenco del terrorismo globale, considerano il Fronte semplicemente un ramo siriano dello Stato islamico dell'Iraq.
In Siria, padre Dall'Oglio ha rifondato e guidato il monastero di Mar Musa (san Mosè l'Abissino), a nord della capitale Damasco. Qui risiede una comunità mista, formata da cattolici e ortodossi, che si propone di realizzare un ecumenismo che superi i problemi causati dalle differenze di credo religioso.
Dall'Oglio è stato espulso dalla Siria lo scorso anno, a giugno ed aveva trovato rifugio nella comunità monastica di Deir Maryam el Adhra, nel Kurdistan iracheno.
Al momento dalla Farnesina non si ha nessuna notizia e nessuna conferma sul rapimento del prete. Nell'area dove sarebbe avvenuto il rapimento, si sono verificati diversi scontri tra le diverse anime della ribellione.
In giornata nuovi aggiornamenti.