BARI - “Si aggira tra 100mila e 150mila metri cubi la quantità annua di Posidonia spiaggiata sulle coste pugliesi, pari al 5%-7% dei rifiuti solidi urbani trattati nella nostra regione, e che equivale alla quantità di vetro che smaltiamo ogni anno”. Il dato emerso questa mattina nell’ambito delle audizioni tenutesi in V commissione consiliare, serve a dare un’idea delle dimensione di una questione annosa - quello della rimozione dei banchi di alghe che si depositano lungo il litorale - che con l’approssimarsi della stagione estiva, si trasforma in un’emergenza che pone problemi di carattere igienico-sanitario. E in merito alla quale, su proposta del consigliere regionale Fabiano Amati, il presidente Donato Pentassuglia ha convocato l’assessorato al Demanio e Patrimonio, rappresentato dal dirigente Giovanni Vitofrancesco, e i rappresentanti di Arpa, Cnr, Lic (Laboratorio di ingegneria delle coste), Progeva e Autorità di bacino.
“Un approfondimento tecnico-scientifico necessario - ha spiegato Amati - per comprendere le questioni relative dunque allo spiaggiamento della Posidonia e al suo eventuale corretto riuso e per valutare se sia necessario intervenire con linee guida e norme aggiuntive per governare il fenomeno”.
Gli interventi hanno messo in luce gli aspetti ambientali legati all’esistenza nel nostro mare delle praterie di Posidonia: in particolare l’Arpa ha sottolineato come, nonostante il processo di degradazione dei residui di alghe sulle spiagge produca odori sgradevoli, “i cumuli svolgano la funzione naturale di rete, intrappolando la sabbia e contenendo il fenomeno dell’erosione della costa”. Un’azione importante, che rischia di essere compromessa anche dal fatto che, nel momento in cui si procede invece alla sgombero degli arenili, si corre il rischio di portare via anche i sedimenti sabbiosi.
Alla questione della rimozione della Posidonia, si lega quello dello smaltimento: il materiale organico può essere conferito in discarica (con il limite del 20% del peso totale dei rifiuti conferiti), ma Arpa, Cnr e Lic hanno prospettato soluzioni alternative, come quella di trasformare le alghe in compost da utilizzare sia a livello vivaistico che nella coltivazione. “Stiamo collaborando ad un progetto europeo per la raccolta sostenibile della Posidonia – ha spiegato Parente del Cnr – che prevede in primis la separazione della sabbia e successivamente lo stoccaggio temporaneo e i rivoltamenti dei cumuli di alghe per abbattere la carica di sale, in modo da consentire il compostaggio. I risultati sono stati molto soddisfacenti, con prestazioni superiori a quelle di altri compost”.
Da tutti la sollecitazione ad elaborare una programmazione annuale di interventi, dal momento che il problema della Posidonia “non può essere affrontato in maniera emergenziale”.
Dall’assessorato è giunta una precisazione: “La Puglia - ha spiegato Vitofrancesco - ha adottato dal 2006 la Gestione integrata che equivale ad una pianificazione delle misure da attuare, per evitare interventi che successivamente si rivelino dannosi. In questa prospettiva, la Regione ha stabilito, nel 2011, che i Comuni elaborassero il Piano comunale delle coste, ma ad oggi nessuno lo ha presentato. Se ciò venisse fatto, la questione della Posidonia potrebbe essere inserita nella filiera del ciclo naturale del ripascimento delle coste. Ciononostante - ha anunciato - a settembre è stato convocato un tavolo tecnico sulla questione, e per il quale mi propongo come coordinatore”.
In attesa della pianificazione, Amati ha insistito sulla necessità di intervenire al più presto: “Il primo treno da prendersi è quello del Piano dei rifiuti in discussione in questi giorni, prevedendo norme stralcio sullo smaltimento in discarica della Posidonia”.
“Proseguendo nel lavoro di ascolto e di approfondimento della Commissione, e per evitare il rimpallo di responsabilità tra Regione e Comuni”, il presidente Pentassuglia ha auspicato “che si possa creare un percorso condiviso tra politica, mondo scientifico e operatori del settore per trasformare la Posidonia da problema a risorsa”.
Lasciate perdere la posidonia e impararate che non è un problema ma è come l'erba del prato, e gli alberi del bosco!
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