BARI - Nota del Consigliere regionale de La Puglia per Vendola, Francesco Laddomada sul futuro del polo universitario del capoluogo jonico.
“La questione del Politecnico di Taranto deve rimanere una delle priorità dell’azione politica per il nostro territorio. Dopo l’incontro avuto a Roma con uno dei più stretti collaboratori del Ministro, il dott. Vecchi, ho continuato a sollecitarlo in queste ultime settimane per capire quale fossero le determinazioni del MIUR in merito al futuro del Politecnico di Taranto.
Il dott. Vecchi, e lo ringrazio per la disponibilità dimostrata e per l’attenzione verso il nostro territorio, ha risposto alle mie sollecitazioni inviandomi nei giorni scorsi una nota nella quale mi spiegava che, come già sapevamo, il problema si porrà nuovamente nel prossimo futuro dopo aver ‘salvato’ per quest’anno 5 dei 6 corsi.
Attualmente, mi riferisce Vecchi, ci sono stati degli avvicendamenti ai vertici del MIUR, sono stati cambiati il direttore del Dipartimento Università e Ricerca e anche il capo della segreteria tecnica, per cui non hanno avuto la possibilità di discutere in modo approfondito sulla vicenda.
Nel contempo è stato contattato il Rettore dimissionario del Politecnico di Bari per capire dal Rettore in persona quali siano i piani del Politecnico per Taranto. Tendenzialmente il MIUR vorrebbe proporre a Taranto e a Bari di sviluppare un nuovo progetto di alta formazione che superi la versione attuale dell’idea Green Campus.
Ho ribadito comunque al dott. Vecchi l’assoluta necessità che Taranto mantenga la sua centralità nel panorama dell’offerta formativa e lo stesso mi ha assicurato che ci sarà tutta l’attenzione possibile.
Ritengo che in un momento di grave difficoltà per la città di Taranto la scuola, intesa nel suo complesso, debba avere un ruolo di primo piano per il futuro di questa comunità. Futuro che deve partire proprio dal rafforzamento delle Istituzioni scolastiche che sono alla base di ogni processo culturale e di sviluppo socio – economico del territorio. Al di la di quello che deciderà il MIUR continuerò a sollecitare anche il Governo regionale affinché si adoperi con ogni mezzo al fine di assicurare continuità a questa importante realtà del nostro territorio”.
“La questione del Politecnico di Taranto deve rimanere una delle priorità dell’azione politica per il nostro territorio. Dopo l’incontro avuto a Roma con uno dei più stretti collaboratori del Ministro, il dott. Vecchi, ho continuato a sollecitarlo in queste ultime settimane per capire quale fossero le determinazioni del MIUR in merito al futuro del Politecnico di Taranto.
Il dott. Vecchi, e lo ringrazio per la disponibilità dimostrata e per l’attenzione verso il nostro territorio, ha risposto alle mie sollecitazioni inviandomi nei giorni scorsi una nota nella quale mi spiegava che, come già sapevamo, il problema si porrà nuovamente nel prossimo futuro dopo aver ‘salvato’ per quest’anno 5 dei 6 corsi.
Attualmente, mi riferisce Vecchi, ci sono stati degli avvicendamenti ai vertici del MIUR, sono stati cambiati il direttore del Dipartimento Università e Ricerca e anche il capo della segreteria tecnica, per cui non hanno avuto la possibilità di discutere in modo approfondito sulla vicenda.
Nel contempo è stato contattato il Rettore dimissionario del Politecnico di Bari per capire dal Rettore in persona quali siano i piani del Politecnico per Taranto. Tendenzialmente il MIUR vorrebbe proporre a Taranto e a Bari di sviluppare un nuovo progetto di alta formazione che superi la versione attuale dell’idea Green Campus.
Ho ribadito comunque al dott. Vecchi l’assoluta necessità che Taranto mantenga la sua centralità nel panorama dell’offerta formativa e lo stesso mi ha assicurato che ci sarà tutta l’attenzione possibile.
Ritengo che in un momento di grave difficoltà per la città di Taranto la scuola, intesa nel suo complesso, debba avere un ruolo di primo piano per il futuro di questa comunità. Futuro che deve partire proprio dal rafforzamento delle Istituzioni scolastiche che sono alla base di ogni processo culturale e di sviluppo socio – economico del territorio. Al di la di quello che deciderà il MIUR continuerò a sollecitare anche il Governo regionale affinché si adoperi con ogni mezzo al fine di assicurare continuità a questa importante realtà del nostro territorio”.