'Talos Festival': oltre 20 concerti in 10 giorni, 400 musicisti di cui oltre 230 under 35, 10 nuove produzioni e tante mostre

Da giovedì 5 a domenica 15 settembre torna il Talos Festival di Ruvo di Puglia ideato e diretto dal trombettista e compositore ruvese Pino Minafra. Forte delle circa 20.000 presenze registrate nell'edizione 2012, quando dopo anni di assenza il festival aveva ritrovato la sua forza progettuale tornando nelle mani del suo ideatore, il Talos offre anche quest'anno un cartellone ricco di concerti, produzioni originali, mostre e masterclass affermandosi ancora una volta come una delle manifestazioni più apprezzate e riconoscibili a livello nazionale ed europeo. Realizzato dal Comune di Ruvo di Puglia con il sostegno di Regione Puglia, Provincia di Bari, Pro Loco Ruvo di Puglia e Associazione Terra Gialla, con il sostegno di piccoli ma fondamentali sponsor privati, il festival si ripresenta nella sua antica veste di traino culturale del territorio, veicolo delle tradizioni musicali pugliesi su scala internazionale e motore di sperimentazione di nuovi linguaggi. Sulla scia del discorso iniziato lo scorso anno, anche in questa edizione ruolo fondamentale avrà la banda, patrimonio del sud di assoluta unicità che oggi più che mai merita di essere riscoperto e valorizzato per il ruolo educativo e formativo che ha avuto per intere generazioni di musicisti e per la capacità che ha storicamente dimostrato di riuscire a portare la grande musica in luoghi spesso depressi e isolati, facendo scoprire il grande patrimonio lirico italiano e le grandi sinfonie, attraverso un suono nuovo e originale. La banda, dunque, rappresenta le radici su cui il festival si fonda, ma diventa al contempo strumento di incontro e sperimentazione, soggetto di nuove produzioni, creatrice di nuovi linguaggi. Attorno al fenomeno della banda, il Talos Festival si strutturerà in due parti; un’anteprima in Largo Cattedrale, a ingresso gratuito, dal 5 all'11 settembre, dedicata alle bande che si sono formate all’interno di istituzioni culturali; e il festival internazionale in Piazzetta Le Monache, dal 12 al 15, con i grandi ospiti italiani e internazionali. In entrambe le sezioni saranno eseguite in prima assoluta le produzioni originali realizzate espressamente per il Talos. Ad aprire la prima parte, giovedì 5 alle ore 20 in Largo Cattedrale, sarà la Banda Nicola Cassano di Ruvo di Puglia, diretta dal maestro Gennaro Sibilano, che metterà in luce una delle vocazioni più naturali della Banda, ovvero quella di interpretare opere melodrammatiche, dal Nabucco di Verdi alla Madama Butterfly di Puccini. Venerdì 6, la Banda di Cisternino eseguirà nuova musica per banda scritta dal suo direttore, il maestro Donato Semeraro, con, ospite speciale, il tubista Domenico Zizzi. Sabato 7, l'Orchestra di fiati Amici della Musica diretta dal maestro Vincenzo Anselmi presenterà un repertorio che spazia dalle Sinfonie di Giuseppe Verdi alle Marce Sinfoniche di Basilio Giandonato, fino alle suite tratte dalle colonne sonore dei film di Nino Rota. Domenica 8, alle ore 18, presso l'ex Convento dei Domenicani, il fisarmonicista di Ostuni Giorgio Albanese proporrà un solo inedito dal titolo “Pietre che suonano”, ideato appositamente per il Talos, per raccontare in musica il colore e il suono delle pietre della sua città natale. A seguire, in Largo Cattedrale, si esibirà l'orchestra MusicaInGioco-MomArt di Adelfia (Bari) diretta da Andrea Gargiulo. Formata da 100 piccoli musicisti, l’orchestra vede la partecipazione di Paolo Comentale, voce recitante. Sempre domenica 8 l'ex Convento dei Domenicani ospiterà l'inaugurazione della mostra fotografica “Note di Talos” di Maria Pansini. Non poteva poi mancare, nel percorso 2013 dedicato alle bande, almeno una banda di rappresentanza istituzionale. Lunedì 9, alle 20, in Largo Cattedrale, la Fanfara del Comando Scuole dell’Aeronautica Militare/3^ Regione Aerea di Bari diretta dal maestro Nicola Cotugno, eseguirà il suo repertorio che spazia dal genere classico a quello originale per banda, dalla musica leggera alle colonne sonore. Martedì 10, ancora una produzione originale Talos che abbina il tango e le composizioni di Astor Piazzolla (celebre musicista argentino di origini italiane, il nonno paterno era di Trani) con il suono della Banda. Di scena sarà la Banda del Conservatorio Nino Rota di Monopoli, diretta dai maestri Leonardo Lozupone e Giuseppe Carbonara. Mercoledì 11, dopo “Luci dal Buio”, il concerto pomeridiano alla Scuola Media Giovanni XXIII degli allievi della classe di Pianoforte del maestro Enrico Palladino, presentato dall’Unione Italiana Ciechi di Bari, il maestro Giacomo Desiante dirigerà la Big Band del Conservatorio Duni di Matera. Dal 12 al 15 settembre si entrerà poi nel vivo del sezione internazionale con tre concerti al giorno (gratuiti quelli pomeridiani al Chiostro del Convento dei Domenicani; con un ingresso simbolico di 5 euro quelli serali in Piazzetta Le Monache). Anche questa seconda sezione del festival sarà caratterizzata da inedite produzioni originali Talos che dimostrano il ruolo di ecletticità, poliedricità e innovazione che la banda può svolgere nel panorama internazionale. Giovedì 12, in Piazzetta delle Monache, si partirà dalle ore 20 con il concerto dello storico duo Gianni Coscia-Gianluigi Trovesi. Si proseguirà con “Ebrei e Zingari” di Moni Ovadia: un piccolo ma appassionato contributo alla battaglia contro ogni razzismo con uno spettacolo il cui obiettivo è raccontare la storia di due popoli fratelli, quello ebraico e quello zingaro (sinti e rom), che a lungo hanno marciato fianco a fianco nella sorte, accomunati dall'essere avvertiti come altro dalla comunità occidentale. Sempre giovedì 12, dalle ore 18 all'ex Convento dei Domenicani, inaugurerà "Pictures", mostra di pittura del trombonista Sebi Tramontana; a seguire presentazione del libro di Giancarlo Schiaffini "E non chiamatelo jazz" (Auditorium Edizioni). I due musicisti s'incontreranno poi per un concerto trombone-live electronics su musiche di Cage, Luigi Nono, Schiaffini. Venerdì 13, alle ore 18 al Chiostro del Convento dei Domenicani, verrà presentato il documentario edito da Feltrinelli “La Voce Stratos”, alla presenza degli autori Monica Affatato e Luciano D’Onofrio, del giornalista Fabrizio Versienti e del musicista Giancarlo Schiaffini. A seguire, in Piazzetta delle Monache, aprirà la serata il duo sax-fisarmonica Javier Girotto & Luciano Biondini, e poi la MinAfric Orchestra eseguirà brani inediti di e con Pino e Livio Minafra e la partecipazione del Quartetto vocale Faraualla. Sabato 14, alle 18 presso la Chiesa di San Domenico, il trombettista Vincenzo De Luci terrà un concerto con il Coro Novum Gaudium di Anna Caldaralo e Rosalia Schettini. Poiché il Talos è da una parte un laboratorio sulle bande ma è anche una finestra sulle nuove tendenze musicali, il primo concerto della serata ospiterà l'improvvisatore/esploratore vocale basco Beñat Achiery insieme al fisarmonicista Philippe de Ezcurra. A seguire i canti rom accompagnati da violini, cymbalon, contrabbasso e fisarmonica dei Taraf De Haidouks. Gran finale, domenica 15 alle 18, presso il Convento dei Domenicani, “Talos Master Band” con Giancarlo Schiaffini e gli studenti della sua masterclass. Infine, in serata, la girandola di timbri, ritmi e melodie meticcie nate dalla combinazione di Oriente e Occidente della banda macedone Kocani Orkestar, poi raggiunta sul palco dai Taraf de Haidouks per un incontro esclusivo (biglietto 10 euro). Domenica 15, inoltre, alle ore 10.00 presso il Chiostro del Convento dei Domenicani si svolge il secondo convegno, dopo quello dello scorso anno, sul tema “La Banda, un patrimonio da salvare”: un incontro tra musicisti, istituzioni pubbliche e addetti ai lavori per provare a tracciare soluzioni e programmi per salvaguardare e promuovere questo importante patrimonio musicale del sud Italia. Da venerdì 13 a domenica 15, nel Chiostro del Convento dei Domenicani Giancarlo Schiaffini terrà una masterclass per musicisti e uditori. Colonna portante della Banda, e quindi del tema del Talos, sono oltre ai clarinetti gli ottoni. Ma qual è la chiave esplorativa attuale a livello di musica improvvisata che gli ottoni possono avere? Il maestro Schiaffini proverà a fornire una chiave di lettura su questo tema.

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