Vertice notturno del Pdl, prevale linea colombe

ROMA  - Pdl in rivolta dopo la decisione della Cassazione di fissare ad una data molto ravvicinata (il 30 luglio) la prima udienza del processo Mediaset. Ma nella notte gli animi sembrano placarsi: dopo un summit fiume a Palazzo Grazioli sembra infatti prevalere una linea piu' soft.  Con Berlusconi che, a quanto riferiscono i suoi, spiega di non voler essere lui il responsabile della caduta del Governo Letta. Anche se sul banco di prova restano sempre le questioni Imu e Iva.

"Se dovesse arrivare un 'no' sulla richiesta di moratoria dei lavori parlamentari capiremo che non c'è un governo di coalizione", ha detto Daniela Santanchè questa mattina ai microfoni di "24 Mattino" su Radio 24, anticipando l'annuncio dei capigruppo alla Camera e al Senato del Pdl di chiedere una sospensione dei lavori dell'aula e delle commissioni. "Far cadere un governo - ha aggiunto Santanchè - non è un'azione politica, è una conseguenza di un'azione politica". Ma il ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, precisa: l'anticipo della sentenza della Cassazione "non mette a rischio la maggioranza ma la democrazia in questo Paese. Noi continuiamo a fare il nostro lavoro e andiamo avanti"

"Non vogliamo nè Aventini nè stop dei lavori. Avanziamo solo una richiesta di sospensione dei lavori parlamentari per oggi e domani per consentire al nostro partito di tenere una assemblea permanente e la direzione nazionale. Penso che sia un atto dovuto da parte del Parlamento in segno di rispetto per il nostro dibattito, le nostre scelte, le nostre discussioni", ha detto il capogruppo del Pdl Renato Brunetta chiarendo la posizione del suo partito.

PARLAMENTO, RIPRENDONO I LAVORI - Le aule parlamentari questa mattina riprendono i lavori dopo la giornata caotica di ieri. A chiedere lo stop delle attività il Pdl dopo la decisione della Cassazione di fissare la prima udienza del processo Mediaset al 30 luglio. Un'accelerazione anomala per il Pdl che chiede ed ottiene il rinvio dei lavori delle Camere. Anche il Pd vota a favore e scoppia la polemica all'interno del partito. Ma la tensione dalle aule del Parlamento si trasferisce anche in Piazza Montecitorio con la protesta messa in scena dai deputati del M5S.

La Cassazione precisa: "Non c'e' nessun accanimento, il senatore Berlusconi e' stato trattato come qualunque altra persona imputata".

A raccolta gli uomini del Pdl in un vertice fiume notturno che ha chiuso una giornata difficile e che ha messo a dura prova il governo Letta. Berlusconi seda gli animi dei suoi e conferma il sostegno all'esecutivo.
Intanto il premier sale al Colle per fare il punto della situazione.

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