ROMA - "Non voglio sfuggire al nuovo processo che mi attende, ma non torno in Italia perché non capisco": è la decisione di Amanda Knox in vista del nuovo processo d'appello, a lei e a Raffaele Sollecito, per l'omicidio di Meredith Kercher che comincerà il 30 settembre a Firenze. A riportare le sue parole è oggi La Nazione. Nei giorni scorsi la Knox ha incontrato negli Usa uno dei suoi difensori, l'avvocato Luciano Ghirga, per fare il punto sulla strategia processuale.
"Ho sostenuto 86 udienze - ha detto la giovane di Seattle - e in decine di occasioni ho presentato dichiarazioni spontanee, che altro dovrei dire o fare di più". A Seattle la Knox - riporta sempre la Nazione - vive da sola in un appartamento del quartiere cinese. Studia, lingue e scrittura, e lavora per tre giorni alla settimana come addetta alla catalogazione in una biblioteca della città .
"Ho sostenuto 86 udienze - ha detto la giovane di Seattle - e in decine di occasioni ho presentato dichiarazioni spontanee, che altro dovrei dire o fare di più". A Seattle la Knox - riporta sempre la Nazione - vive da sola in un appartamento del quartiere cinese. Studia, lingue e scrittura, e lavora per tre giorni alla settimana come addetta alla catalogazione in una biblioteca della città .