di Nicola Zuccaro - Chiusa la pratica dei primi Monday Night della stagione 2013-14 ( i posticipi del lunedì sera) si può tracciare il primo confronto comparato del numero delle reti realizzate nella Serie A e nella Serie B italiana. E' quest'ultima a prevalere nella prima giornata con 27 reti in virtù della vittoria per 1 a 0 conseguita dal Cesena sul Varese nell'esordio casalingo presso il Manuzzi. Distanziata di sole 5 reti la Serie A. Fiorentina - Catania terminata 2 a 1 non ha contribuito a elevare il computo del massimo torneo pur essendosi rivelata, per quanto visionato, un confronto ricco di palle goal. A tornei appena iniziati e alla luce del computo di reti relativo ad ogni singolo turno della scorsa stagione e che ha visto per gran parte della stessa prevalere la cadetteria sulla massima serie giunge puntuale la seguente domanda introduttiva di una riflessione più approfondita ; perchè si segna di più in B che in A ? In molti sostengono che il secondo campionato nazionale disponendo di una gara in più ha una freccia in più per prevalere in questo confronto comparato. Così non è poichè lo 0 a 0 fra Reggina e Bari associato a qualche altro pareggio a reti bianche risalente al precedente campionato dimostra l'esatto contrario. Semmai, l'elemento differenziale di questo " fenomeno " va individuato nell'affidabilità delle retroguardie. In A si segna di meno che in B perchè forse ci sono difese più solide se non granitiche. E, al contrario, in B si segna di più che in A perchè scendono in campo difese più fragili tanto da subire una media reti oscillabile fra le 3 e le 5 reti. Questa rilevazione è un tentativo per spiegare un fenomeno del quale si auspica, non essendo depositari di verità assolute, di ricevere nel corso della stagione 2013-14 ulteriori elementi esplicativi.
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