BARI - "L'Ilva, stando al decreto emanato lunedì scorso dal Governo, potrà realizzare due discariche (per rifiuti speciali e pericolosi) evitando la procedura Aia.
Fa veramente specie continuare a registrare da parte dell'esecutivo scelte di tipo verticistico, in barba a qualsiasi esigenza di incontro con il territorio.
Spiace doverlo ancora sottolineare ma i ministri giunti a Taranto hanno garbatamente evitato il confronto come se la città nulla avesse detto, o rappresentato, nei lunghi mesi di questa articolata e delicata vertenza ambientale ed occupazionale.
Il Governo, ancora una volta, procede su Taranto a colpi di decreti d'urgenza, bypassando il territorio, le istanze della popolazione e - secondo alcuni pareri tuttora in fase di approfondimento su un presunto conflitto di poteri con la Regione - la stessa Costituzione.
Non si può consentire, pur di garantire all'azienda un abbattimento notevole di costi per lo smaltimento all'esterno dei propri rifiuti speciali e pericolosi, l'uso di un'area come la Mater Gratiae, già provata da decenni di produzioni inquinanti.
Si tratta di un altro sacrificio che ai tarantini suona come il danno, ulteriore, che segue l'ennesima beffa.
Il Pd, insieme alla Città, dica “no” e chieda al Governo di tornare sui propri passi". Così in una nota il consigliere regionale Pd, Anna Rita Lemma.