BARI - “L'emozione è sempre funzionale a un discorso poetico profondo, a un ‘messaggio’, a un surplus narrativo, che valorizza e aumenta la portata semantica del testo narrativo”.
Con queste parole Elio Scarciglia dà corpo a quella “scintilla che illumina l’universo” paradigma del Prometeo festival, di cui il fotografo leccese è uno degli animatori dal 17 al 31 agosto, con la sua mostra “Antologica”.
Il “Prometeo festival” è un’attività nata all’interno del progetto T.He.T.A. partner 4, finanziato nell’ambito dell’Interreg Grecia-Italia 2007-2013 dall’Unione Europea, in collaborazione con il ministero della Cultura e dello Sport della Repubblica Ellenica e il centro Teseo Creatività tra arte e scienza, con lo scopo di promuovere e salvaguardare il patrimonio culturale ed archeologico dei due Paesi.
Il quarto appuntamento del “Prometeo festival” vedrà in scena il lavoro di Scarciglia che usa i contrasti delle luci e delle ombre. Usa la luce per raccontare storie, emozioni, visioni o, più semplicemente, un sentimento. Ogni scatto si apre alla narrazione verso un dialogo continuo con l’osservatore il quale da una parte è lasciato libero di cogliere i propri significati, dall’altra è condotto invece a vedere quello che Scarciglia vuole che questi veda.
“Antologica vuole essere un percorso di studio e di sperimentazione; la mostra, infatti, abbraccia diversi campi della fotografia, dal reportage al ritratto, dal dettaglio al paesaggio, fin anche all’astrattismo. Il tutto senza mai perdere di vista un ideale di bellezza: in ogni pannello è sempre presente il gusto estetico e la narrazione poetica. E ciascun particolare rivela fragilità e nuove visioni, rilevabili solo tramite l’efficace uso della macchina fotografica al servizio di un’anima particolarmente sensibile” spiega l’autore.
A presentare la mostra saranno Rosa Capozzi che introduce insieme a Tenia Rigakou. L’organizzazione invece è curata da Virginia Campanale.