Intervista all'attore Edoardo Purgatori, "Nella prossima serie di 'Un medico in famiglia' ci sarò anch'io"


a cura di Daniele Martini.
D. Nell'ultima stagione di "Un medico in famiglia" ha interpretato il ruolo di Emiliano Lupi. Come ti sei trovato a recitare nel ruolo di questo personaggio? Caratterialmente Emiliano ti somiglia?

R. Come tanti altri ragazzi a Roma, ho fatto diversi provini. Feci il provino una volta direttamente con la regista. Dopo un mese mi chiamarono e mi dissero che mi avrebbero preso per il ruolo di Emiliano. La cosa divertente è che inizialmente loro avevano descritto il ruolo come un ragazzo alto, secco, con i capelli lunghi e la barba. Io mi presentai al casting non sapendo che quella era la descrizione che loro cercassero. Ed ero il contrario: cioè un po’ più tozzo, basso e senza barba. Forse li impressionai per qualche altro motivo.
Per il personaggio in sé, per essere "Un medico in famiglia" non è il tipico personaggio che solitamente viene raccontato da quel tipo di fiction. Infatti sono stato molto fortunato perché era di spessore, e poi la storia che hanno raccontato sia di Emiliano che di Anna ha avuto molto successo. E' stato molto interessante per me esplorare quello che è la vita di un tatuatore. Io non ho neanche un tatuaggio, ho avuto la possibilità di esplorare un mondo che non è molto vicino a me, ma mi ha fatto molto piacere ed ho scoperto delle cose davvero interessanti.
A livello caratteriale, il personaggio mi assomiglia per il fatto di essere deciso, responsabile verso il lavoro che fa e verso le persone a cui tiene. Io, poi, cerco di essere meno irascibile o manesco, cerco sempre di affrontare i problemi e non credo nella violenza.

D. In "Un medico in famiglia" hai recitato accanto ad attori grandissimi come Giulio Scarpati e Lino Banfi. Cosa ti hanno insegnato sul set? 
R. Sono molto differenti come personalità sul set. Giulio Scarpati, da subito, mi ha fatto sentire a mio agio, è una persona molto generosa sul set, che non si spreca, che nonostante la sua taratura non si limita a presentarsi sul set solo quando deve recitare, gli fa piacere essere a contatto con le persone e con gli attori. Inoltre è solare, gentile, crea un ambiente che è particolare sul set, dove di solito c'è molto stress.
Invece Lino Banfi mi ha sorpreso perché, nonostante la sua età e di lunghe attese che poi comporta questo lavoro, quando poi si tratta di lavorare è il primo a essere in piedi ed è impressionante perché, una persona della sua età, ancora riesce ad essere professionale, così preciso e bravo nel fare il suo mestiere.

D. Il tuo personaggio vive una storia tormentata con Anna Martini, interpretata da Eleonora Cadeddu. Com'è il tuo rapporto con Eleonora?
R. Con Eleonora siamo diventati grandi amici. Non c'è, come si vocifera un po’ in giro, una storia d'amore tra me e lei anche nella vita. Non è assolutamente così. Siamo solo amici, abbiamo legato molto sul set proprio perché è lei quella che poi mi ha fatto entrare all'interno della famiglia, nel cast di persone che lavoravano lì, visto che lei recita in questa serie da più di 15 anni. Siamo in buoni contatti. Poi lei fa la scuola tedesca che ho fatto anch'io, dov'è andato anche suo fratello. Siamo andati anche in Puglia insieme a supportare un'organizzazione umanitaria che si chiama "Welcome Children", a fare beneficenza insieme. Cerchiamo, dunque, di sfruttare la visibilità che abbiamo insieme come coppia anche per delle cause come queste.

D. Quali sono i tuoi progetti per il futuro? Ci sarai nella nona stagione di "Un medico in famiglia"?
R. Per quel che riguarda i miei progetti per il futuro, vengo adesso dalle riprese di un cortometraggio che ho fatto in Germania che si chiama "An Wälder" (Al bosco). Questo è un corto che poi sarà distribuito da Sky in Germania.
Invece, ora, andrò nuovamente in Germania a girare un film per la televisione, per ADW che è l'equivalente della Rai nostra. Poi forse ho un altro progetto in ballo per il quale mi hanno preso, ma adesso non lo svelo fino a quando non è tutto sicuro. Forse ci sarà anche un altro progetto per Sky qui in Italia, un film. E poi, le riprese di "Un medico in famiglia" iniziano il 28 agosto ed io inizierò a fine ottobre a girare col mio personaggio e con quello di Eleonora. Quindi ci sarò nella prossima serie.

D. Che consiglio dai a un giovane come te che vorrebbe intraprendere la carriera di attore?
R. Penso che è un lavoro che va fatto con tanta passione e pazienza. Io ho molta passione ma non avevo la pazienza inizialmente. Quindi è una cosa che viene col tempo, anche se io ho ancora 24 anni ma ho già tanta esperienza in merito. Consiglio di studiare, è un lavoro che non si impara così. E, allo stesso tempo, bisogna crearsi anche delle opportunità. Quindi fare anche delle comparse, imparare, vedere come funziona un set, e fare tanto teatro, che è la mia grande passione. Il teatro ti permette di sperimentare, di rischiare, di imparare tutti gli ambienti, tutti gli attori che noi conosciamo principalmente vengono dal teatro. Ce ne sono tanti, come per esempio Tony Servillo, che è diventato famoso negli ultimi anni, perché ha fatto teatro per tanti e tanti anni.
Il consiglio che do alla fine è di fare tanto teatro, entrare nelle scuole, formarsi ed essere sempre disponibili ad imparare, perché è un lavoro in cui non si smette mai di imparare.

D. Fai Un saluto ai lettori ed ascoltatori del “Giornale di Puglia”

R. A tutti i lettori e gli ascoltatori del "Giornale di Puglia", grazie del vostro tempo e ci vediamo a teatro, o in televisione o al cinema. Grazie a voi.

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