di Vittorio Polito - Il prossimo 14 settembre con ogni probabilità il Presidente del Consiglio, inaugurerà, insieme al neo presidente Ugo Patroni Griffi, la 77ª edizione della Fiera del Levante di Bari.
Come di consueto la Fiera ospiterà dibattiti e convegni su temi legati all’economia, alla internazionalizzazione, all’agricoltura, al sistema bancario, ai sistemi doganali, alle infrastrutture. Non mancheranno le presenze espositive istituzionali con stand e padiglioni di ministeri, enti territoriali, grandi gruppi industriali e del terziario, istituti bancarii.
Importanti le partecipazioni di aziende del mondo delle telecomunicazioni e dell’informazione, che, insieme alla Galleria delle Nazioni, con la consueta esposizione di prodotti provenienti da ogni parte del mondo, mostreranno ai visitatori il loro artigianato multietnico. Non mancheranno gli espositori di “casa nostra” che arricchiranno l’imponente mostra con prodotti del nostro territorio. Le contrattazioni e gli accordi commerciali tra Paesi stranieri si svolgeranno con le proprie missioni attraverso la Borsa Affari.
Il Direttore Generale della Fiera del Levante Leo Volpicella, che ha incontrato gli imprenditori interessati a partecipare alla Campionaria 2013, ha sostenuto che «La 77ª edizione della Fiera di Settembre vedrà il completamento di un percorso già iniziato lo scorso anno con successo, visto l’alto l’indice di soddisfazione registrato soprattutto da parte degli espositori. Abbiamo puntato sull’ordine, sulla pulizia, su una maggiore qualità dei servizi senza tralasciare iniziative di carattere ludico e culturale per implementare le attrattive per i visitatori».
Non va dimenticato che il logo della Fiera del Levante è la Caravella, un simbolo che sta a significare la volontà di raggiungere altre sponde attraverso il mare. Non a caso la Fiera si affaccia sul Mare Adriatico con a fronte la penisola balcanica. D’altro canto la Caravella è servita a Colombo per scoprire l’America ed ai 62 marinai baresi per traslare le ossa del nostro San Nicola.
Vito Maurogiovanni che di cose baresi se ne intendeva parecchio, nei suoi libri “Cantata per una città” e “Come eravamo” (Levante Editori), scrive abbondantemente dell’importante evento barese, ricordando, tra l’altro, che nel 1947, dopo la guerra che vide chiusa la nostra Fiera, i Baresi decisero la sua ripresa in accordo con le nuove forze politiche. Il presidente pro-tempore della Fiera era il giornalista Leonardo Azzarita (1888-1976), già direttore Ansa e del “Corriere delle Puglie”, che con i suoi collaboratori fece l’impossibile per ridarle l’antico volto. Il nastro augurale dell’XI edizione (1947) fu tagliato dal salentino Giuseppe Grassi, studioso di diritto, che con l’augurio del Capo dello Stato Enrico De Nicola e del Capo del Governo Alcide De Gasperi ridette splendore alla Campionaria barese.
La Fiera del Levante oggi dispone anche del nuovo Centro congressi, inaugurato il 12 ottobre 2012, con una breve cerimonia presenti il presidente dell’Ente Fiera Gianfranco Viesti (oggi dimesso), il direttore generale Leonardo Volpicella, il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, il vicepresidente della Provincia di Bari Trifone Altieri, l’assessore all’Urbanistica del Comune di Bari Elio Sannicandro e il presidente della Camera di Commercio e della Confcommercio Alessandro Ambrosi. «Una bella struttura, con una funzione importante - dichiarò il presidente Viesti - finalmente Bari ha uno spazio per congressi da 800 persone in su che fino ad ora mancava».
Infine, in occasione del 71° anniversario della Fiera del Levante (2008) fu pubblicato per i tipi dell’Unione Tipografica, il volume «La Fiera del Levante Bari e la Puglia» che riproduce in copertina l’immagine di “San Nicola” firmata da Gennaro Picinni. All’edizione curata da Giuseppe Stucci, hanno dato il loro contributo numerosi e qualificati autori, nel quale il tema “Fiera” è stato abbondantemente trattato: dal protagonismo degli Enti fondatori, alla storia dal primo ’900 ai giorni nostri, Bari e la Fiera tra storia e costume, le sfide del futuro. Nel volume sono trattati da Vito Maurogiovanni due argomenti che i baresi ricordano ormai con nostalgia: “La Chiesa Russa” (non più nostra) e “Il Kursaal Santalucia” (al momento chiuso).
Come di consueto la Fiera ospiterà dibattiti e convegni su temi legati all’economia, alla internazionalizzazione, all’agricoltura, al sistema bancario, ai sistemi doganali, alle infrastrutture. Non mancheranno le presenze espositive istituzionali con stand e padiglioni di ministeri, enti territoriali, grandi gruppi industriali e del terziario, istituti bancarii.
Importanti le partecipazioni di aziende del mondo delle telecomunicazioni e dell’informazione, che, insieme alla Galleria delle Nazioni, con la consueta esposizione di prodotti provenienti da ogni parte del mondo, mostreranno ai visitatori il loro artigianato multietnico. Non mancheranno gli espositori di “casa nostra” che arricchiranno l’imponente mostra con prodotti del nostro territorio. Le contrattazioni e gli accordi commerciali tra Paesi stranieri si svolgeranno con le proprie missioni attraverso la Borsa Affari.
Il Direttore Generale della Fiera del Levante Leo Volpicella, che ha incontrato gli imprenditori interessati a partecipare alla Campionaria 2013, ha sostenuto che «La 77ª edizione della Fiera di Settembre vedrà il completamento di un percorso già iniziato lo scorso anno con successo, visto l’alto l’indice di soddisfazione registrato soprattutto da parte degli espositori. Abbiamo puntato sull’ordine, sulla pulizia, su una maggiore qualità dei servizi senza tralasciare iniziative di carattere ludico e culturale per implementare le attrattive per i visitatori».
Non va dimenticato che il logo della Fiera del Levante è la Caravella, un simbolo che sta a significare la volontà di raggiungere altre sponde attraverso il mare. Non a caso la Fiera si affaccia sul Mare Adriatico con a fronte la penisola balcanica. D’altro canto la Caravella è servita a Colombo per scoprire l’America ed ai 62 marinai baresi per traslare le ossa del nostro San Nicola.
Vito Maurogiovanni che di cose baresi se ne intendeva parecchio, nei suoi libri “Cantata per una città” e “Come eravamo” (Levante Editori), scrive abbondantemente dell’importante evento barese, ricordando, tra l’altro, che nel 1947, dopo la guerra che vide chiusa la nostra Fiera, i Baresi decisero la sua ripresa in accordo con le nuove forze politiche. Il presidente pro-tempore della Fiera era il giornalista Leonardo Azzarita (1888-1976), già direttore Ansa e del “Corriere delle Puglie”, che con i suoi collaboratori fece l’impossibile per ridarle l’antico volto. Il nastro augurale dell’XI edizione (1947) fu tagliato dal salentino Giuseppe Grassi, studioso di diritto, che con l’augurio del Capo dello Stato Enrico De Nicola e del Capo del Governo Alcide De Gasperi ridette splendore alla Campionaria barese.
La Fiera del Levante oggi dispone anche del nuovo Centro congressi, inaugurato il 12 ottobre 2012, con una breve cerimonia presenti il presidente dell’Ente Fiera Gianfranco Viesti (oggi dimesso), il direttore generale Leonardo Volpicella, il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, il vicepresidente della Provincia di Bari Trifone Altieri, l’assessore all’Urbanistica del Comune di Bari Elio Sannicandro e il presidente della Camera di Commercio e della Confcommercio Alessandro Ambrosi. «Una bella struttura, con una funzione importante - dichiarò il presidente Viesti - finalmente Bari ha uno spazio per congressi da 800 persone in su che fino ad ora mancava».
Infine, in occasione del 71° anniversario della Fiera del Levante (2008) fu pubblicato per i tipi dell’Unione Tipografica, il volume «La Fiera del Levante Bari e la Puglia» che riproduce in copertina l’immagine di “San Nicola” firmata da Gennaro Picinni. All’edizione curata da Giuseppe Stucci, hanno dato il loro contributo numerosi e qualificati autori, nel quale il tema “Fiera” è stato abbondantemente trattato: dal protagonismo degli Enti fondatori, alla storia dal primo ’900 ai giorni nostri, Bari e la Fiera tra storia e costume, le sfide del futuro. Nel volume sono trattati da Vito Maurogiovanni due argomenti che i baresi ricordano ormai con nostalgia: “La Chiesa Russa” (non più nostra) e “Il Kursaal Santalucia” (al momento chiuso).