"La grande truffa ai danni del personale Ata, emergenza in Puglia"

BARI - Se in Puglia le 633 immissioni in ruolo dei docenti rappresentano poca cosa a fronte degli oltre 1500 posti inizialmente  disponibili, per il personale Ata la situazione è ben più grave: qui tutto è in alto mare perché mancano all’appello le 3.500 assunzioni pur annunciate dal Ministero livello nazionale. Questa volta la responsabilità, oltre che del MIUR, è anche del MEF ancora ingabbiato negli effetti nefasti di un provvedimento doppiamente immorale  -  la famigerata “spending review ” -  che, varata nel luglio del 2012 dal governo Monti, per forza di legge, da un lato demansionò, anche sotto il profilo contrattuale,  3.500 docenti e insegnati tecnico-pratici in assistenti amministrativi o assistenti tecnici,  dall’altro sconvolse i contingenti per le assunzioni di personale Ata.

E così, solo per restare in Puglia, i 198 posti  disponibili per le immissioni in ruolo di amministrativi verrebbero interamente assorbiti dagli oltre 200 docenti inidonei fino ad inglobare, con la quota di ITP anche i 77 posti disponibili per le  immissioni in ruolo di personale A.T. Un bel risparmio per lo Stato, non c’è che dire, che diventa davvero imponente se si considera

il pesante effetto dei tagli imposti alla scuola pugliese dalle pseudo riforme del duo Tremonti/Gelmini pari a 3.000 posti di lavoro saltati in organico di diritto
l’accantonamento annuale di 1.646 (sugli 11.857 nazionali) posti di collaboratore scolastico – dovuto all’ impiego nelle scuole di Lavoratori socialmente utili ( L.S.U.) pari al 25% di posti calcolati, però, sull’organico del 2009 che, per l’appunto, era superiore di 3.000unità, solo in Puglia,  rispetto a quello odierno!
Nei prossimi mesi la situazione in Puglia rischia di esplodere innanzitutto perché

la gestione amministrativa e contabile di molte scuole è cambiata rispetto agli scorsi anni a causa del dimensionamento che ha fatto aumentare, specie negli istituti comprensivi, la complessità della funzionalità amministrativi
sui  399 posti complessivi di personale ATA ormai da due anni la stabilità lavorativa  di ben 275, tra  assistenti amministrativi e tecnici precari pugliesi, torna ad allontanarsi rallentando la funzionalità amministrativa e gestionale delle scuole.
aumenteranno ulteriormente le difficoltà nel garantire adeguati livelli di sicurezza e controllo in tutti i plessi e su tutti i piani degli edifici scolastici e sarà sempre più rallentata
Per questo motivo chiederemo al Direttore dell’USR Puglia che l’adeguamento dell’organico di diritto alla situazione di fatto preveda un aumento rispetto allo scorso anno, in coerenza con le esigenze primarie segnalate dalle scuole  già nel corso di quest’anno (vigilanza, sicurezza, accoglienza, assistenza nei laboratori) posto che da molto tempo ormai alle scuole non viene assegnato l’organico che, in sostanza, spetterebbe loro anche secondo le norme contrattuali.

Tutta la FLC CGIL, con coerenza, è da sempre al fianco di questo personale e, già in data 10 luglio 2013, ha esperito con il MIUR, per mano del Segretario nazionale Mimmo Pantaleo, un tentativo di conciliazione col ministero e proclamato la mobilitazione di tutto il personale                                                                                                                                          A riferirlo in una nota Claudio Menga, Segr. FLC CGIL PUGLIA.

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