Natuzzi, "il ritorno della produzione per Ikea, potrebbe rappresentare il punto di svolta per un rilancio produttivo"

BARI - “La soluzione che porterebbe al ritorno in Italia della produzione Natuzzi per Ikea, attualmente in Romania, potrebbe sbloccare la preoccupante situazione di stallo e fungere da volano per un rilancio deciso della produzione aziendale e, conseguentemente, da garanzia per una ritrovata stabilità occupazionale”.
Aldo Pugliese, Segretario Generale della UIL di Puglia, intravede uno spiraglio positivo per il futuro della Natuzzi in Puglia, “a patto che l’azienda, e Natuzzi in primis, usino il raziocinio e non l’impulso come nelle ultime occasioni, quando si è dato vita, non certo per nostra volontà, a un muro contro muro che ha generato solo disagi per i lavoratori e per l’economia regionale”.

“Qualora Natuzzi – spiega Pugliese – si dimostrasse disponibile rispetto a una simile opportunità, cominciando con il ritiro dei 1726 licenziamenti, la produzione a favore della vendita Ikea potrebbe inserirsi tranquillamente nell’ambito dell’accordo di programma, da 101 milioni di euro, a favore del mobile imbottito dell’Alta Murgia, che potrebbe essere così esteso al settore dell’arredo casa. Non credo che sussisterebbero impedimenti allo sblocco dei finanziamenti qualora la produzione, sebbene con profili differenti, riprendesse sul territorio regionale. Sin d’ora garantiamo il nostro impegno per perorare una causa vitale per il tessuto economico e sociale regionale, ma siamo convinti che da parte istituzionale la disponibilità sarà altrettanto convinta”.

“Natuzzi – conclude Pugliese – aveva definito i lavoratori ‘figli’ della grande famiglia aziendale. Ebbene, è giunto il momento di dimostrarlo con i fatti, specialmente ora che sono state individuate soluzioni praticabili, che non lasciano più spazio ad alibi e a tentennamenti di sorta. Ci aspettiamo che già in occasione del prossimo incontro, il 5 settembre, Natuzzi offra segnali concreti, presentando un piano industriale che possa finalmente porre fine alla vertenza”.

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