STATI UNITI - ''Ho deciso l'azione militare contro la Siria'', ma ''chiederò il sì del Congresso per l'attacco''.
Così il presidente Usa Barack Obama, parlando alla stampa alla casa Bianca. ''Ritengo di avere il potere di ordinare un attacco senza l'autorizzazione - ha aggiunto - ma credo che sia necessario avere un dibattito''.
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Obama ha detto di aver parlato con i leader al Congresso, che metteranno in agenda un dibattito e un voto alla riapertura del parlamento, dopo il 9 settembre.
Lo speaker della Camera dei Rappresentanti Usa John Boehner ha detto che l'assemblea discuterà della possibile azione militare in Siria nella settimana che inizia il 9 settembre.
Gli Stati Uniti sono pronti insieme alla Francia a punire "con un'azione limitata" Assad per l'uso di armi chimiche, che Obama ha definito "una sfida al mondo". Kerry ha parlato di oltre 1.400 persone uccise coi gas. "Bugie", le ha definite Damasco. Sei le navi da guerra Usa schierate ora nel Mediterraneo. Gli ispettori Onu lasciano Damasco.
Ispettori Onu lasciano Damasco - Il team di ispettori Onu incaricati di indagare sull'uso di armi chimiche in Siria hanno lasciato stamattina Damasco e sono arrivati in Libano. I 13 esperti hanno lasciato il loro hotel nella capitale siriana a bordo di un convoglio di sette veicoli delle Nazioni Unite. L'equipe Onu, guidata dall'accademico svedese Ake Sellstrom, era in Siria da lunedì e la sua partenza era prevista appunto per oggi.
Sesta nave da guerra Usa operativa nel Mediterraneo - Una sesta nave da guerra degli Stati Uniti è operativa da ieri sera nel Mediterraneo orientale, accanto ai cinque cacciatorpediniere americani armati con missili da crociera. Lo rendono noto funzionari della Difesa americana. Le fonti spiegano che la Uss San Antonio, un'unità da trasporto anfibio con diverse centinaia di marines Usa a bordo, si trovava nella zona per una ragione diversa e non ci sono piani per dispiegare i marines sul terreno come parte di un'ipotetica azione militare contro la Siria.