BARI - Il consigliere regionale Fli Euprepio Curto ha inviato una lettera al Commissario straordinario della Provincia di Brindisi Cesare Castelli, con cui chiede di "verificare la legittimità del comportamento assunto dall'Ufficio preposto, responsabile dell'attività di gestione della Piattaforma polifunzionale facente capo a Termomeccanica".
Segue il testo della lettera.
"Egregio,
come Ella sa, qualche giorno addietro, in occasione dell'incontro richiesto per esaminare la situazione della Società Santa Teresa, ebbi l'opportunità di segnalare anche l'altra delicatissima questione, e cioè quella relativa alla gestione della Piattaforma polifunzionale facente capo a Termomeccanica che vede ancora oggi i lavoratori dell'impianto confinati in una sorta di limbo (la possibile concessione della Cassa Integrazione in Deroga) da cui si rischia di uscire per entrare a pieno titolo nell'infermo della mobilità .
Purtroppo, a qualche settimana di distanza, nessun passo avanti è stato fatto in direzione di un positivo superamento delle note problematiche, sicché il rischio di una loro degenerazione preoccupa molto seriamente quei venti lavoratori che vivono con angoscia il loro futuro occupazionale.
Per quanto mi riguarda, verificherò tempestivamente presso la Regione Puglia lo stato di altre importanti autorizzazioni, ma intanto colgo l'occasione per denunciare la superficialità , l'indifferenza e l'indolenza che ormai da mesi caratterizza l'azione (meglio: l'inazione) dell'Ufficio competente che con atteggiamenti, comportamenti e fumose interpretazione delle norme, di fatto, sia pure inconsapevolmente, pone in essere condotte ostruzionistiche che mal si conciliano con l'urgenza avvertita sia dal territorio (che, a causa della mancata attività della Piattaforma, è costretto a ricorrere per lo smaltimento ad alternative onerosissime), sia dai lavoratori.
Non è questa la sede per richiamare un mio antico principio secondo il quale i posti dirigenziali di responsabilità dovrebbero essere ricoperti non solo da chi è capace, ma anche da chi le responsabilità delle scelte ( nel pieno rispetto delle normative vigenti ) è nelle condizioni di assumerle. Onde, a tale delicati incarichi mai e poi mai avrebbero dovuto assurgere coloro che, adottando la mai abbastanza deprecabile tecnica del rinvio, ritengono in tal modo di non esporsi a controversie di qualsiasi natura.
Ma intanto, le motivazioni che l'Ufficio competente ha opposto, sospendendo la conferenza dei Servizi del 23 luglio scorso, sono palesemente risibili, e addirittura potrebbero configurare la fattispecie di omissione di atti di ufficio.
Voglio pertanto pregarLa, con questa mia, di adottare quanto più tempestivamente possibile ogni opportuna verifica al fine di constatare la legittimità (a parere di chi scrive, "l'illegittimità ") del comportamento dell'Ufficio, per poter poi porre in essere, consequenzialmente, ogni azione più opportuna per la definizione della questione, evitandomi (così come nel mio animo) il ricorso alle autorità competenti.
Grato per l'attenzione, e in attesa di un riscontro alla presente, La saluto molto cordialmente".
Segue il testo della lettera.
"Egregio,
come Ella sa, qualche giorno addietro, in occasione dell'incontro richiesto per esaminare la situazione della Società Santa Teresa, ebbi l'opportunità di segnalare anche l'altra delicatissima questione, e cioè quella relativa alla gestione della Piattaforma polifunzionale facente capo a Termomeccanica che vede ancora oggi i lavoratori dell'impianto confinati in una sorta di limbo (la possibile concessione della Cassa Integrazione in Deroga) da cui si rischia di uscire per entrare a pieno titolo nell'infermo della mobilità .
Purtroppo, a qualche settimana di distanza, nessun passo avanti è stato fatto in direzione di un positivo superamento delle note problematiche, sicché il rischio di una loro degenerazione preoccupa molto seriamente quei venti lavoratori che vivono con angoscia il loro futuro occupazionale.
Per quanto mi riguarda, verificherò tempestivamente presso la Regione Puglia lo stato di altre importanti autorizzazioni, ma intanto colgo l'occasione per denunciare la superficialità , l'indifferenza e l'indolenza che ormai da mesi caratterizza l'azione (meglio: l'inazione) dell'Ufficio competente che con atteggiamenti, comportamenti e fumose interpretazione delle norme, di fatto, sia pure inconsapevolmente, pone in essere condotte ostruzionistiche che mal si conciliano con l'urgenza avvertita sia dal territorio (che, a causa della mancata attività della Piattaforma, è costretto a ricorrere per lo smaltimento ad alternative onerosissime), sia dai lavoratori.
Non è questa la sede per richiamare un mio antico principio secondo il quale i posti dirigenziali di responsabilità dovrebbero essere ricoperti non solo da chi è capace, ma anche da chi le responsabilità delle scelte ( nel pieno rispetto delle normative vigenti ) è nelle condizioni di assumerle. Onde, a tale delicati incarichi mai e poi mai avrebbero dovuto assurgere coloro che, adottando la mai abbastanza deprecabile tecnica del rinvio, ritengono in tal modo di non esporsi a controversie di qualsiasi natura.
Ma intanto, le motivazioni che l'Ufficio competente ha opposto, sospendendo la conferenza dei Servizi del 23 luglio scorso, sono palesemente risibili, e addirittura potrebbero configurare la fattispecie di omissione di atti di ufficio.
Voglio pertanto pregarLa, con questa mia, di adottare quanto più tempestivamente possibile ogni opportuna verifica al fine di constatare la legittimità (a parere di chi scrive, "l'illegittimità ") del comportamento dell'Ufficio, per poter poi porre in essere, consequenzialmente, ogni azione più opportuna per la definizione della questione, evitandomi (così come nel mio animo) il ricorso alle autorità competenti.
Grato per l'attenzione, e in attesa di un riscontro alla presente, La saluto molto cordialmente".
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