San Severo: discariche abusive e immondizia in località Perretta

SAN SEVERO(FG) - Troppe discariche abusive lungo le periferie della città. A far sentire la propria voce sono gli esercenti della zona Pip e i residenti di via Giusti, che lamentano la presenza di troppi rifiuti in località Perretta. Infatti su quella via, che dal centro cittadino conduce alla zona industriale della città, centinaia di buste di immondizia sono state abbandonate lungo il ciglio della strada e in bella mostra a due passi dalla scuola Zannotti – Giovanni XXIII e l’istituto agrario Di Sangro-Alberti-Minuziano. “L’amministrazione comunale – spiegano i residenti dell’area – deve venirci incontro ed aiutarci a risolvere questo problema. Bisogna provvedere in tempi rapidi alla bonifica di tutta l’area e a maggiori controlli, al fine di evitare che continui l’abbandono dei rifiuti da parte dei soliti incivili”. L’abbandono dei rifiuti nelle periferie della città è un fenomeno che nonostante le ordinanze, le sanzioni e i controlli non sembra placarsi. Da via Fortore, a via Torremaggiore, passando per alcune aree più interne dove singoli sacchetti vengono depositati nelle aree verdi la situazione è sempre più difficile da monitorare. Una lotta impari quella tra l’amministrazione comunale e gli incivili che prosegue anche nel centro cittadino, a due passi dalla chiesa di San Francesco. Nel cuore del centro storico, infatti, ci sono ancora cittadini che continuano a disfarsi di sacchi di immondizia di fianco la chiesa di San Francesco, o nelle aiuole di piazza Carmine. Una situazione di disagio che non fa che disincentivare quanti invece in questi anni si sono impegnati per far sì che il Comune raggiungesse una buona percentuale di raccolta differenziata. Nonostante migliaia di euro spesi in passato per bonificare quell’area, la questione si ripresenta in tutta la sua gravità. Una situazione che contrasta con l’impegno profuso da migliaia di famiglie che hanno contribuito a portare al 43% la raccolta differenziata in città. Un dato significativo premiato dalla Regione con un finanziamento di 432mila euro.

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