LONDRA - Guerra pic-nic sempre più alle porte in Siria. Gran Bretagna e Usa sarebbero pronti ad unire le forze per un eventuale attacco missilistico in Siria, che potrebbe partire già a giorni. Lo riferiscono alcuni giornali britannici.
Secondo il Daily Telegraph l'azione militare potrebbe partire entro la prossima settimana, mentre il Daily Mail scrive che una decisione verrà presa entro 48 ore.
Oggi intanto parte in Siria l'ispezione degli esperti Onu nel sito del presunto attacco con armi chimiche.
''Si ha l'impressione che certi circoli, inclusi quelli sempre piu' attivi nei loro appelli per un intervento militare scavalcando l'Onu, stiano francamente tentando di spazzar via gli sforzi comuni russo-americani degli ultimi mesi per convocare una conferenza internazionale per una risoluzione pacifica della crisi'', si legge in un comunicato del ministero degli Esteri russo.
Troppo tardi per essere credibile. Cosi' fonti dell'amministrazione Obama reagiscono al via libera di Damasco all'accesso agli ispettori dell'Onu nelle zone colpite dal presunto attacco con armi chimiche. Lo riporta l'agenzia Bloomberg.
Le prove dell'utilizzo di armi chimiche in Siria potrebbero essere state già distrutte. lo ha detto il ministro degli Esteri britannico William Hague secondo quanto riportato dalla Bbc. ''Dobbiamo essere realistici su quanto la squadra dell'Onu possa ottenere'', ha spiegato William Hague. ''Molte delle prove potrebbero gia' essere state distrutte dai bombardamenti di artiglieria. Altre potrebbero essere state manomesse'', ha aggiunto il ministro degli Esteri britannico avvertendo che le prove del presunto attacco chimico potrebbero risultare compromesse cinque giorni dopo l'attacco. ''Non e' escluso che gli ispettori possano trovare qualcosa di utile - ha detto ancora - ma c'e' gia' una grande quantita' di indicazioni che portano tutte verso la stessa direzione''.
Secondo il Daily Telegraph l'azione militare potrebbe partire entro la prossima settimana, mentre il Daily Mail scrive che una decisione verrà presa entro 48 ore.
Oggi intanto parte in Siria l'ispezione degli esperti Onu nel sito del presunto attacco con armi chimiche.
''Si ha l'impressione che certi circoli, inclusi quelli sempre piu' attivi nei loro appelli per un intervento militare scavalcando l'Onu, stiano francamente tentando di spazzar via gli sforzi comuni russo-americani degli ultimi mesi per convocare una conferenza internazionale per una risoluzione pacifica della crisi'', si legge in un comunicato del ministero degli Esteri russo.
Troppo tardi per essere credibile. Cosi' fonti dell'amministrazione Obama reagiscono al via libera di Damasco all'accesso agli ispettori dell'Onu nelle zone colpite dal presunto attacco con armi chimiche. Lo riporta l'agenzia Bloomberg.
Le prove dell'utilizzo di armi chimiche in Siria potrebbero essere state già distrutte. lo ha detto il ministro degli Esteri britannico William Hague secondo quanto riportato dalla Bbc. ''Dobbiamo essere realistici su quanto la squadra dell'Onu possa ottenere'', ha spiegato William Hague. ''Molte delle prove potrebbero gia' essere state distrutte dai bombardamenti di artiglieria. Altre potrebbero essere state manomesse'', ha aggiunto il ministro degli Esteri britannico avvertendo che le prove del presunto attacco chimico potrebbero risultare compromesse cinque giorni dopo l'attacco. ''Non e' escluso che gli ispettori possano trovare qualcosa di utile - ha detto ancora - ma c'e' gia' una grande quantita' di indicazioni che portano tutte verso la stessa direzione''.
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