di Vittorio Polito – Il 2 ottobre ricorre La Festa dei Nonni, introdotta negli Stati Uniti nel 1978, ufficializzata in Italia con la Legge 159 del 31 luglio 2005. Una giornata a loro riservata, una ricorrenza per celebrare il ruolo di queste figure all’interno delle famiglie e della società . I nonni hanno lo straordinario potere di trasmettere non solo emozioni, ma sono importanti anche per la vita familiare.
Una ricerca effettuata un decennio fa dall’Associazione Psicologi volontari “Help me”, suggerisce di non fare mai a meno dei nonni nell’educazione dei figli. Dallo studio su 500 bambini socialmente disagiati è risultato che quelli cresciuti senza “anziani” hanno più problemi di inserimento sociale. In sostanza il ruolo educativo dei nonni, la loro dolcezza e la loro saggezza sono indispensabili alla loro crescita. Uno dei motivi è quello che i nonni vedono i propri nipoti, ed i bambini in genere, con un’ottica diversa dei genitori per cui danno loro solo amore e affetto.
Il rapporto della ricerca segnala che il 47% dei bambini cresciuti senza i nonni ha manifestato maggiore propensione alla violenza, in particolar modo i maschietti. Non solo: nel campione preso in esame (di età fra i 6 e i 12 anni), quelli che sono stati privati della figura del nonno, sono risultati più lenti nel processo di apprendimento scolastico (18%); hanno imparato più lentamente a parlare italiano (27%); hanno maggiore difficoltà di integrazione sociale (36%) e hanno più difficoltà a socializzare con gli altri coetanei (15%).
Secondo la stessa ricerca, almeno un uomo in famiglia ha reso i bambini più bravi a scuola (19%), meglio disposti verso gli altri coetanei (22%), più educati (38%), meno sensibili ai messaggi della TV e della pubblicità (47%). Non solo: pare che il nonno e la nonna incidono sul processo di autostima del processo educativo del bambino nel 52% dei casi dove, secondo il rapporto, la presenza del genitore “anziano” ha reso il soggetto di gran lunga più sicuro di sé.
L’assenza del nonno incrementa la visione di programmi violenti dell’80%, facendo aumentare in maniera esponenziale il consumo di pubblicità . «Il nonno nella famiglia tradizionale aveva la funzione educativa – spiega il curatore della ricerca, lo psico-antropologo Massimo Cicogna – non fungeva solo da depositario della memoria familiare e culturale. Con il nonno in casa c’è da parte dei minori anche un maggior senso di educazione civica». Un dato allarmante arriva dalla stessa ricerca: chi non ha nonni in famiglia si affida ai consigli mediatici di guru e psicologi televisivi. «L’educatore mediatico – spiega Cicogna – è incolpevolmente un sostituto dell’assenza di questa figura. Il problema non sono gli psicologi del video, bensì l’incapacità oggi dei genitori di integrare con autorevolezza l’assenza del ruolo del nonno».
Anche Benjamin Spock, il famoso pediatra americano, era convinto che «Quando più si sono studiati metodi diversi per allevare i bambini, tanto più si è arrivati alla conclusione che ciò che buone madri, buoni padri e buoni nonni, si sentono istintivamente portati a fare per i loro piccoli, è alla fine la cosa migliore». Un particolare ruolo assumono le nonne che, custodi della memoria, sono educatrici sempre disponibili ad accogliere ed accompagnare i nipoti a passeggio od a seguirli nello studio o nelle attività ludiche. Insomma un particolare legame di tenerezza
Ma dal punto di vista legale cosa succede? È presto detto. Ufficialmente, secondo la legislazione vigente, non è sancito un diritto dei nonni ad avere uno spazio proprio nel rapporto con i nipoti, specie nel caso di figli di genitori separati, e quindi non esiste neanche un diritto del minore ad avere una relazione autonoma con i nonni. Ma, in questo caso, una sentenza della Cassazione (9606/98) ha stabilito che «Anche i nonni hanno diritto di vedere quotidianamente i nipotini, figli di genitori separati. Questo è l’innovativo principio sancito dalla prima sezione civile della Corte di Cassazione, che evidenzia l’importanza di un legame - quello tra nonni e nipoti - fondamentale per la vita familiare» e riconosciuta anche dalla Costituzione. Numerose sentenze, in ogni caso, sono a favore dei nonni che, comunque, hanno il diritto di vedere i nipoti.
Pertanto la presenza dei nonni nella famiglia è quanto mai necessaria dal momento che hanno un ruolo insostituibile a far vivere ai piccoli un amorevole rapporto anche con tutti gli altri parenti, per una crescita sana ed equilibrata e contribuire così a non farli sentire “orfani” dei nonni.
E per concludere La preghiera dei Nonni.
Padre onnipotente e buono, il compito che come nonni ci affidi è un ministero di gioia! È la tua Speranza che si fa visibile! Aiutaci ad imitare Te, che non abbandoni nessuno di quanti in Te confidano, ma li sostieni con amore fedele. Fa’ che trasmettiamo ai nostri nipoti con le carezze, l’attenzione, l’ascolto, la bellezza del Tuo dono più grande: la vita!
Una ricerca effettuata un decennio fa dall’Associazione Psicologi volontari “Help me”, suggerisce di non fare mai a meno dei nonni nell’educazione dei figli. Dallo studio su 500 bambini socialmente disagiati è risultato che quelli cresciuti senza “anziani” hanno più problemi di inserimento sociale. In sostanza il ruolo educativo dei nonni, la loro dolcezza e la loro saggezza sono indispensabili alla loro crescita. Uno dei motivi è quello che i nonni vedono i propri nipoti, ed i bambini in genere, con un’ottica diversa dei genitori per cui danno loro solo amore e affetto.
Il rapporto della ricerca segnala che il 47% dei bambini cresciuti senza i nonni ha manifestato maggiore propensione alla violenza, in particolar modo i maschietti. Non solo: nel campione preso in esame (di età fra i 6 e i 12 anni), quelli che sono stati privati della figura del nonno, sono risultati più lenti nel processo di apprendimento scolastico (18%); hanno imparato più lentamente a parlare italiano (27%); hanno maggiore difficoltà di integrazione sociale (36%) e hanno più difficoltà a socializzare con gli altri coetanei (15%).
Secondo la stessa ricerca, almeno un uomo in famiglia ha reso i bambini più bravi a scuola (19%), meglio disposti verso gli altri coetanei (22%), più educati (38%), meno sensibili ai messaggi della TV e della pubblicità (47%). Non solo: pare che il nonno e la nonna incidono sul processo di autostima del processo educativo del bambino nel 52% dei casi dove, secondo il rapporto, la presenza del genitore “anziano” ha reso il soggetto di gran lunga più sicuro di sé.
L’assenza del nonno incrementa la visione di programmi violenti dell’80%, facendo aumentare in maniera esponenziale il consumo di pubblicità . «Il nonno nella famiglia tradizionale aveva la funzione educativa – spiega il curatore della ricerca, lo psico-antropologo Massimo Cicogna – non fungeva solo da depositario della memoria familiare e culturale. Con il nonno in casa c’è da parte dei minori anche un maggior senso di educazione civica». Un dato allarmante arriva dalla stessa ricerca: chi non ha nonni in famiglia si affida ai consigli mediatici di guru e psicologi televisivi. «L’educatore mediatico – spiega Cicogna – è incolpevolmente un sostituto dell’assenza di questa figura. Il problema non sono gli psicologi del video, bensì l’incapacità oggi dei genitori di integrare con autorevolezza l’assenza del ruolo del nonno».
Anche Benjamin Spock, il famoso pediatra americano, era convinto che «Quando più si sono studiati metodi diversi per allevare i bambini, tanto più si è arrivati alla conclusione che ciò che buone madri, buoni padri e buoni nonni, si sentono istintivamente portati a fare per i loro piccoli, è alla fine la cosa migliore». Un particolare ruolo assumono le nonne che, custodi della memoria, sono educatrici sempre disponibili ad accogliere ed accompagnare i nipoti a passeggio od a seguirli nello studio o nelle attività ludiche. Insomma un particolare legame di tenerezza
Ma dal punto di vista legale cosa succede? È presto detto. Ufficialmente, secondo la legislazione vigente, non è sancito un diritto dei nonni ad avere uno spazio proprio nel rapporto con i nipoti, specie nel caso di figli di genitori separati, e quindi non esiste neanche un diritto del minore ad avere una relazione autonoma con i nonni. Ma, in questo caso, una sentenza della Cassazione (9606/98) ha stabilito che «Anche i nonni hanno diritto di vedere quotidianamente i nipotini, figli di genitori separati. Questo è l’innovativo principio sancito dalla prima sezione civile della Corte di Cassazione, che evidenzia l’importanza di un legame - quello tra nonni e nipoti - fondamentale per la vita familiare» e riconosciuta anche dalla Costituzione. Numerose sentenze, in ogni caso, sono a favore dei nonni che, comunque, hanno il diritto di vedere i nipoti.
Pertanto la presenza dei nonni nella famiglia è quanto mai necessaria dal momento che hanno un ruolo insostituibile a far vivere ai piccoli un amorevole rapporto anche con tutti gli altri parenti, per una crescita sana ed equilibrata e contribuire così a non farli sentire “orfani” dei nonni.
E per concludere La preghiera dei Nonni.
Padre onnipotente e buono, il compito che come nonni ci affidi è un ministero di gioia! È la tua Speranza che si fa visibile! Aiutaci ad imitare Te, che non abbandoni nessuno di quanti in Te confidano, ma li sostieni con amore fedele. Fa’ che trasmettiamo ai nostri nipoti con le carezze, l’attenzione, l’ascolto, la bellezza del Tuo dono più grande: la vita!