"A rischio l'agricoltura del Sud-Est barese a causa dei pozzi dell'Ente irriguo"

BARI - La nuova campagna invernale a rischio per gli agricoltori del sudest barese a causa di tre pozzi bloccati da mesi. I contadini, infatti, non potendo contare sull’acqua erogata dall’ARIF (l’ente irriguo regionale) sono costretti a rimanere fermi: in fase di semina o piantagione un solo giorno senza irrigare può mandare a monte l’intero raccolto con una doppia beffa che spinge gli agricoltori a non rischiare. Il tutto è dovuto a tre pozzi – il 16C, l’8 bis e l’8 F – che, non funzionando, non danno acqua mettendo a rischio l’intera stagione orticola. Ma se i contadini continuano a cercare risposte dall’ente irriguo, additato come colpevole nonostante gli appalti per la sistemazione dei pozzi già pronti e approvati, le domande sarebbero piuttosto da indirizzare alla Regione Puglia. Con la legge regionale 26/2013 “Assestamento e prima variazione al bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2013”, pubblicata nel Bollettino Ufficiale n. 110-supplemento dell’8 agosto 2013, sono state inserite UPB (unità previsionali di base) che stanziano due tranche per l’ARIF. Per il “Trasferimento di risorse finanziarie per interventi in materia irrigua e forestale dell’Agenzia, spesa in conto capitale L.R. 3 del 24.02.2010 ”,legge che istituisce l’ente stesso, sono stati previsti 248.423,82 e 118.423,82 euro. Soldi previsti ma non ancora conferiti all’ARIF e che dovrebbero essere stanziati nei limiti del “Fondo di Riserva per le spese impreviste ” (art. 50 L.R. 28/2011) inserito in bilancio per euro 232.463,72.

“Con i pozzi bloccati da mesi oramai e la campagna invernale che è già entrata nella fase clou – afferma il deputato pugliese del MoVimento 5 Stelle Giuseppe L’Abbate, membro della Commissione Agricoltura alla Camera – si rischia di mettere in ginocchio il comparto agricolo di una intera zona. La Regione Puglia ha già previsto lo stanziamento di queste somme ma non le ha ancora erogate. Chiediamo un intervento immediato perché l’ente irriguo ha già fatto sapere di avere tutti i progetti di ripristino dei pozzi e di aver approvato le relative gare di appalto. Si tratta, molto probabilmente, di lavori di lieve entità ma che l’ARIF non può sostenere finché non vi è l’ufficialità dello stanziamento dei fondi. Un settore soggetto a mille avversità e calamità incontrollabili come l’agricoltura – conclude Giuseppe L’Abbate – non può rimanere impigliato dal mancato intervento amministrativo. Urge una tempestiva soluzione perché è in queste settimane che i contadini piantano e hanno necessariamente bisogno di irrigare i campi. Dopo la beffa del tentato aumento della tariffa dell’acqua, gli agricoltori del sudest barese rischiano di essere nuovamente penalizzati”.

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