OSTUNI (BR) - In questi giorni, nella Città Bianca, l’Amministrazione comunale col sindaco Domenico Tanzarella e l’assessore all’Ambiente ed Ecologia, Giuseppe Santoro, hanno appreso con viva soddisfazione i dati che sono stati pubblicati sul sito internet della Regione Puglia-Assessorato all’Ecologia (consultabili anche sul sito web istituzionale del Comune di Ostuni www.comune.ostuni.br.it alla voce “raccolta differenziata”).
I dati riguardano la raccolta differenziata di tutti i comuni della Provincia di Brindisi, con particolare riferimento ai centri delle ex Ato Br-1 e Br-2, oggi unificate nell’Oga e sottosistemi di Ambiti di raccolta ottimali.
“Così come già detto e ridetto nel corso di questi mesi" ha dichiarato il sindaco Tanzarella "e nonostante le gravi difficoltà e disagi derivanti molto spesso dalla vastità del territorio del Comune di Ostuni che, forse, è uno dei più vasti della provincia, siamo primi di tutta la ex Ato Br-1 e tra i primi di tutta la provincia nella raccolta differenziata e questo ha consentito al Comune di passare da una raccolta differenziata che si aggirava fino a luglio del 2012 intorno a dimensioni ad una cifra (sotto addirittura il 10%), ad una raccolta differenziata a due cifre, in base ai dati pubblicati dalla Regione a fine luglio 2013 nonostante, certe volte, lo scarso senso civico che caratterizza qualche buon amico che non rende onore sino in fondo all’impegno e allo spirito di servizio e alla grande collaborazione prestata da tutta quanta la città e la comunità intera”.
Il Comune di Ostuni, infatti, da gennaio a luglio 2013, si è attestato su una media di raccolta differenziata di circa il 64% con punte vicine al 70% nel periodo invernale e che si sono parzialmente ridotte nel periodo estivo dovute all’aumento notevole di presenza di turisti e ai problemi derivanti dalla raccolta dei rifiuti nelle vastissime zone rurali.
“I risultati raggiunti costituiscono" ha concluso il Sindaco "da un lato una sorta di riconoscimento all’impegno profuso da tutta la città insieme all’Amministrazione e alla ditta che svolge questo servizio e dall’altro, uno stimolo, una sorta di volano per continuare su questa strada cercando sempre di migliorare e di essere un riferimento ed un esempio virtuoso nel contesto dell’auspicabile raggiungimento degli obiettivi programmatici che ci eravamo posti e che prevedevano il raggiungimento di un 65% di raccolta differenziata. L’ennesimo appello che mi sento di fare a tutta la città è quello di perseverare, di insistere nel dare gli esempi e, soprattutto, nel diffondere il senso civico e di rispetto reciproco che è necessario ed indispensabile a raggiungere grandi risultati di civiltà e democrazia che ci rendono europei e non abitanti di un Sud bistrattato e spesso oggetto di valutazioni superficiali e pressappochiste. Dobbiamo dimostrare, ancora una volta, anche in questo settore, di essere all’altezza del compito che ci viene affidato e di essere in grado di governare, amministrare e di collaborare in maniera europea, attuale e tale da non essere più additati come paesi di pulcinella o di santi e di navigatori ma di persone civili, democratiche, che rispettano il territorio e l’ambiente. L’obiettivo deve essere quello, così come in altri settori quando ci siamo difesi e abbiamo combattuto la criminalità o altre aggressioni al territorio, di fare un fronte comune e cercare di isolare e di allontanare ed emarginare coloro i quali non sono portatori sani di questi principi e di questi valori che sono indispensabili al vivere civile”.
Daniele Martini
I dati riguardano la raccolta differenziata di tutti i comuni della Provincia di Brindisi, con particolare riferimento ai centri delle ex Ato Br-1 e Br-2, oggi unificate nell’Oga e sottosistemi di Ambiti di raccolta ottimali.
“Così come già detto e ridetto nel corso di questi mesi" ha dichiarato il sindaco Tanzarella "e nonostante le gravi difficoltà e disagi derivanti molto spesso dalla vastità del territorio del Comune di Ostuni che, forse, è uno dei più vasti della provincia, siamo primi di tutta la ex Ato Br-1 e tra i primi di tutta la provincia nella raccolta differenziata e questo ha consentito al Comune di passare da una raccolta differenziata che si aggirava fino a luglio del 2012 intorno a dimensioni ad una cifra (sotto addirittura il 10%), ad una raccolta differenziata a due cifre, in base ai dati pubblicati dalla Regione a fine luglio 2013 nonostante, certe volte, lo scarso senso civico che caratterizza qualche buon amico che non rende onore sino in fondo all’impegno e allo spirito di servizio e alla grande collaborazione prestata da tutta quanta la città e la comunità intera”.
Il Comune di Ostuni, infatti, da gennaio a luglio 2013, si è attestato su una media di raccolta differenziata di circa il 64% con punte vicine al 70% nel periodo invernale e che si sono parzialmente ridotte nel periodo estivo dovute all’aumento notevole di presenza di turisti e ai problemi derivanti dalla raccolta dei rifiuti nelle vastissime zone rurali.
“I risultati raggiunti costituiscono" ha concluso il Sindaco "da un lato una sorta di riconoscimento all’impegno profuso da tutta la città insieme all’Amministrazione e alla ditta che svolge questo servizio e dall’altro, uno stimolo, una sorta di volano per continuare su questa strada cercando sempre di migliorare e di essere un riferimento ed un esempio virtuoso nel contesto dell’auspicabile raggiungimento degli obiettivi programmatici che ci eravamo posti e che prevedevano il raggiungimento di un 65% di raccolta differenziata. L’ennesimo appello che mi sento di fare a tutta la città è quello di perseverare, di insistere nel dare gli esempi e, soprattutto, nel diffondere il senso civico e di rispetto reciproco che è necessario ed indispensabile a raggiungere grandi risultati di civiltà e democrazia che ci rendono europei e non abitanti di un Sud bistrattato e spesso oggetto di valutazioni superficiali e pressappochiste. Dobbiamo dimostrare, ancora una volta, anche in questo settore, di essere all’altezza del compito che ci viene affidato e di essere in grado di governare, amministrare e di collaborare in maniera europea, attuale e tale da non essere più additati come paesi di pulcinella o di santi e di navigatori ma di persone civili, democratiche, che rispettano il territorio e l’ambiente. L’obiettivo deve essere quello, così come in altri settori quando ci siamo difesi e abbiamo combattuto la criminalità o altre aggressioni al territorio, di fare un fronte comune e cercare di isolare e di allontanare ed emarginare coloro i quali non sono portatori sani di questi principi e di questi valori che sono indispensabili al vivere civile”.
Daniele Martini