di Roberto Berloco - Un evento atteso con cuore quello di ieri, al “Santissimo Redentore”.
Per due rilevanti ragioni. La prima è quella della dedicazione della più recente parrocchia di cui s’arricchisce la geografia altamurana della diocesi locale. La cerimonia, presieduta da S.E. monsignor Mario Paciello, è stata nutrita dalla partecipazione dei sacerdoti altamurani, contornata dalla presenza di autorità civili e militari del paese, ed affollata soprattutto dai residenti del quartiere Trentacapilli, appunto la zona cittadina coperta dalla giurisdizione del “S.S. Redentore”.
Tra canti ed inni di gioia segno motivante che ha fatto da sfondo esaltante alla scenografia interna quello della Croce del Cristo, sulla quale molto hanno puntato i progettisti, come d’altronde immediatamente si intuisce prim’ancora dell’ingresso nel cortile della chiesa, con quella imponente croce di ferro elevata diversi anni addietro, presso un angolo esterno del recinto, insieme alla simbolica prima pietra posata da don Giuseppe Cifarelli e da don Nicola Chiarulli.
La seconda ragione, invece, è da ricercarsi nella persona del nuovo parroco che, nella stessa occasione, ha preso possesso del ruolo di guida del gregge delle anime della nuova parrocchia.
Già responsabile direzionale dell’ufficio stampa e delle comunicazioni della Diocesi di Altamura, nonché precedentemente direttore del Seminario Diocesano di Gravina in Puglia, il reverendo don Nunzio Falcicchio è uomo provato non solo ad una fede viva ed umanamente coinvolgente, ma pure ad esperienze sociali ricche di forza edificante, come l’istituzione di un corso, tempo fa, per creare dal nulla guide turistiche qualificate per il paese.
Queste particolari doti anche di generosità , unite al senso del dovere di uomo di Chiesa durante l’espletamento dei suoi incarichi, non hanno tardato a farsi apprezzare dalla comunità , specialmente la giovanile, ed oggi sono numerosi i saluti d’affetto al suo insediamento come parroco titolare di una parrocchia che porta la firma del carisma morale di monsignor Domenico Cornacchia, oggi vescovo di Lucera ma primo parroco del “S.S. Redentore”.quando ancora la chiesa era ricavata provvisoriamente da locali di un edificio di nuova costruzione non lontano, sempre all’interno del quartiere Trentacapilli.
Don Nunzio Falcicchio sostituisce don Giuseppe Cifarelli, che si trasferisce a Santeramo in Colle, cittadina della Diocesi di Altamura, presso la parrocchia del “Sacro Cuore”, dove farà coppia con don Rocco Scalera.
Per due rilevanti ragioni. La prima è quella della dedicazione della più recente parrocchia di cui s’arricchisce la geografia altamurana della diocesi locale. La cerimonia, presieduta da S.E. monsignor Mario Paciello, è stata nutrita dalla partecipazione dei sacerdoti altamurani, contornata dalla presenza di autorità civili e militari del paese, ed affollata soprattutto dai residenti del quartiere Trentacapilli, appunto la zona cittadina coperta dalla giurisdizione del “S.S. Redentore”.
Tra canti ed inni di gioia segno motivante che ha fatto da sfondo esaltante alla scenografia interna quello della Croce del Cristo, sulla quale molto hanno puntato i progettisti, come d’altronde immediatamente si intuisce prim’ancora dell’ingresso nel cortile della chiesa, con quella imponente croce di ferro elevata diversi anni addietro, presso un angolo esterno del recinto, insieme alla simbolica prima pietra posata da don Giuseppe Cifarelli e da don Nicola Chiarulli.
La seconda ragione, invece, è da ricercarsi nella persona del nuovo parroco che, nella stessa occasione, ha preso possesso del ruolo di guida del gregge delle anime della nuova parrocchia.
Già responsabile direzionale dell’ufficio stampa e delle comunicazioni della Diocesi di Altamura, nonché precedentemente direttore del Seminario Diocesano di Gravina in Puglia, il reverendo don Nunzio Falcicchio è uomo provato non solo ad una fede viva ed umanamente coinvolgente, ma pure ad esperienze sociali ricche di forza edificante, come l’istituzione di un corso, tempo fa, per creare dal nulla guide turistiche qualificate per il paese.
Queste particolari doti anche di generosità , unite al senso del dovere di uomo di Chiesa durante l’espletamento dei suoi incarichi, non hanno tardato a farsi apprezzare dalla comunità , specialmente la giovanile, ed oggi sono numerosi i saluti d’affetto al suo insediamento come parroco titolare di una parrocchia che porta la firma del carisma morale di monsignor Domenico Cornacchia, oggi vescovo di Lucera ma primo parroco del “S.S. Redentore”.quando ancora la chiesa era ricavata provvisoriamente da locali di un edificio di nuova costruzione non lontano, sempre all’interno del quartiere Trentacapilli.
Don Nunzio Falcicchio sostituisce don Giuseppe Cifarelli, che si trasferisce a Santeramo in Colle, cittadina della Diocesi di Altamura, presso la parrocchia del “Sacro Cuore”, dove farà coppia con don Rocco Scalera.