BARI - “Il superamento del Piano di rientro permetterà al SSR di implementare il personale in servizio nelle Aziende Sanitarie attraverso assunzioni. Un corretto piano di assunzione deve essere coerente e funzionale all’assetto organizzativo delle Aziende Sanitarie; tale assetto organizzativo discende in primis dall’adozione dell’atto Aziendale, nel quale si inquadrano tutti i processi organizzativi di strutturazione dei Distretti, dei Dipartimenti Territoriali, dei Presidi Ospedalieri con la loro organizzazione dipartimentale, le Aree Amministrative, le Strutture di Staff e le Strutture di Assistenza Farmaceutica con l’indicazione delle Strutture Complesse e Semplici”. Lo ha affermato il capogruppo PdL, Ignazio Zullo.
In una nota inviata al presidente della III commissione, Leonardo Marino e al presidente del Consiglio regionale, Onofrio Introna, il capogruppo richiede l’audizione dell’assessore al Welfare, Elena Gentile “affinché possa relazionare su come ciascuna Azienda Sanitaria ha elaborato questo processo a cascata: atto aziendale - riorganizzazione strutturale delle funzioni assistenziali, tecniche ed amministrative - dotazioni organico”.
“A margine di ciò – aggiunge Zullo - sarebbe utile comprendere come, attraverso la gestione del Piano assunzionale, si vorrebbe (ammesso che si voglia) risolvere la questione degli operatori sanitari stabilizzati ai sensi della L.R. 40/2007 e de-stabilizzati a seguito dell’intervento della decisione della Corte Costituzionale n° 42/201, nonostante l’A.G. adita dagli operatori interessati abbia sentenziato che quella decisione della Suprema Corte non può essere applicata retroattivamente al rapporto di lavoro di natura privatistica consolidatosi in epoca antecedente ed in pendenza di consolidamento definitivo del rapporto contrattualizzato tra le parti. Vale a dire – ha concluso il capogruppo - che quegli operatori avrebbero dovuto continuare a stare al loro posto nel rapporto di lavoro a tempo indeterminato ormai consolidatosi con le ASL”.
In una nota inviata al presidente della III commissione, Leonardo Marino e al presidente del Consiglio regionale, Onofrio Introna, il capogruppo richiede l’audizione dell’assessore al Welfare, Elena Gentile “affinché possa relazionare su come ciascuna Azienda Sanitaria ha elaborato questo processo a cascata: atto aziendale - riorganizzazione strutturale delle funzioni assistenziali, tecniche ed amministrative - dotazioni organico”.
“A margine di ciò – aggiunge Zullo - sarebbe utile comprendere come, attraverso la gestione del Piano assunzionale, si vorrebbe (ammesso che si voglia) risolvere la questione degli operatori sanitari stabilizzati ai sensi della L.R. 40/2007 e de-stabilizzati a seguito dell’intervento della decisione della Corte Costituzionale n° 42/201, nonostante l’A.G. adita dagli operatori interessati abbia sentenziato che quella decisione della Suprema Corte non può essere applicata retroattivamente al rapporto di lavoro di natura privatistica consolidatosi in epoca antecedente ed in pendenza di consolidamento definitivo del rapporto contrattualizzato tra le parti. Vale a dire – ha concluso il capogruppo - che quegli operatori avrebbero dovuto continuare a stare al loro posto nel rapporto di lavoro a tempo indeterminato ormai consolidatosi con le ASL”.
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