di Vittorio Polito - Con la consueta puntualità e rigore vengono pubblicati da Levante Editori gli Atti del prestigioso convegno internazionale “Palabras sabias de mujeres” che si svolge annualmente a Valencia, e che è stato dedicato nell’ottobre 2012 alla “sapienza” delle donne (pagine 503, € 62). Si tratta del n. 59 della prestigiosa collana “le Rane”, il cui primo numero fu pubblicato venticinque anni anni, nel dicembre 1988.
Il volume è a cura di una coppia collaudata di studiosi delle università di Foggia e di Valencia: Francesco De Martino, ordinario di Letteratura greca dell’Università e Direttore responsabile del Laboratorio Mu.S.A. (MusicaSpettacoloArte) e di Carmen Morenilla Talens, cattedratica di Filologia greca e responsabile del Grup de Recerca i Acció Teatrale de la Universitat de València (GRATUV).
La prima parte dell’interessante volume passa in rassegna i numerosi personaggi femminili del teatro antico per verificare se “parole di saggezza” vengono attribuite e riconosciute anche alle donne. Si va da Issipile in Stazio ed Euripide, a Deianira in Sofocle, ad Andromaca e alle troiane in Euripide, alle tante donne in Menandro, Seneca e Plauto. Carmen Morenilla dedica il suo saggio - scritto in collaborazione con José Vicente Bañuls - alle donne sofoclee. De Martino presenta a sua volta un’originale ampia rassegna sulle “Donne di sapere”, cioè sulle donne colte, le donne che sapevano leggere e scrivere nell’antica Grecia. Nonostante la diffusa e ostentata misoginia, le donne di sapere erano tollerate nel Mediterraneo, come se la loro cultura – acquisita in casa e nel santuario - ne fosse il male minore.
La seconda parte del volume è dedicata alla ricezione moderna, dalle donne sapienti nella pubblicità mitologica, ad Armida, a Cassandra nella narrativa contemporanea, alla ‘Ifigenia in Tauride’ di Goethe.
Il volume si conclude con la presentazione e l’analisi del film ‘Medea 2’, che mette in scena l’omonimo dramma di Seneca. La regia è di Javier Aguirre, l’interprete è la celebre attrice spagnola Esperanza Roycon.
La pubblicazione è impreziosita da numerose immagini a colori, tutte di grande interesse a partire da quella di copertina che raffigura Melanippe, la figlia del centauro Chirone, rimasta famosa come protagonista di una tragedia perduta di Euripide significativamente intitolata ‘Melanippe sapiente’.
Il volume è a cura di una coppia collaudata di studiosi delle università di Foggia e di Valencia: Francesco De Martino, ordinario di Letteratura greca dell’Università e Direttore responsabile del Laboratorio Mu.S.A. (MusicaSpettacoloArte) e di Carmen Morenilla Talens, cattedratica di Filologia greca e responsabile del Grup de Recerca i Acció Teatrale de la Universitat de València (GRATUV).
La prima parte dell’interessante volume passa in rassegna i numerosi personaggi femminili del teatro antico per verificare se “parole di saggezza” vengono attribuite e riconosciute anche alle donne. Si va da Issipile in Stazio ed Euripide, a Deianira in Sofocle, ad Andromaca e alle troiane in Euripide, alle tante donne in Menandro, Seneca e Plauto. Carmen Morenilla dedica il suo saggio - scritto in collaborazione con José Vicente Bañuls - alle donne sofoclee. De Martino presenta a sua volta un’originale ampia rassegna sulle “Donne di sapere”, cioè sulle donne colte, le donne che sapevano leggere e scrivere nell’antica Grecia. Nonostante la diffusa e ostentata misoginia, le donne di sapere erano tollerate nel Mediterraneo, come se la loro cultura – acquisita in casa e nel santuario - ne fosse il male minore.
La seconda parte del volume è dedicata alla ricezione moderna, dalle donne sapienti nella pubblicità mitologica, ad Armida, a Cassandra nella narrativa contemporanea, alla ‘Ifigenia in Tauride’ di Goethe.
Il volume si conclude con la presentazione e l’analisi del film ‘Medea 2’, che mette in scena l’omonimo dramma di Seneca. La regia è di Javier Aguirre, l’interprete è la celebre attrice spagnola Esperanza Roycon.
La pubblicazione è impreziosita da numerose immagini a colori, tutte di grande interesse a partire da quella di copertina che raffigura Melanippe, la figlia del centauro Chirone, rimasta famosa come protagonista di una tragedia perduta di Euripide significativamente intitolata ‘Melanippe sapiente’.