BARI - La psichiatra barese Paola Labriola non e' stata uccisa per soldi, nel tentativo di una rapina. Lo sottolinea il gip del Tribunale del capoluogo pugliese Giulia Romanazzi nelle 15 pagine dell'ordinanza di custodia cautelare a carico di Vincenzo Poliseno, l'uomo di 44 anni arrestato per l'omicidio della dottoressa in servizio nel Centro di salute mentale di via Tenente Casale.
Infatti, durante la perquisizione la polizia gli ha trovato addosso 1.270 euro, una somma "da valutarsi cospicua - scrive il giudice nell'ordinanza - tenuto conto della condizione di lavoratore saltuario. Evenienza - prosegue - che rende il movente non necessariamente identificabile con una richiesta di denaro e conseguente rifiuto".
Poliseno aveva avuto due precedenti colloqui con la dottoressa Labriola. In occasione del secondo, il 10 maggio 2013, la psichiatra aveva sottolineato "uno stato di angoscia che aveva indotto il paziente a tornare malgrado avesse deciso di non tornare piu"'. Inoltre a giudizio del gip, Poliseno, era consapevole di quello che stava facendo mentre uccideva la 53enne. Dalla ricostruzione degli inquirenti, emerge che quella mattina l'uomo aveva un appuntamento con la dottoressa e si e' recato al Centro di salute mentale del quartiere Liberta' gia' armato.
Infatti, durante la perquisizione la polizia gli ha trovato addosso 1.270 euro, una somma "da valutarsi cospicua - scrive il giudice nell'ordinanza - tenuto conto della condizione di lavoratore saltuario. Evenienza - prosegue - che rende il movente non necessariamente identificabile con una richiesta di denaro e conseguente rifiuto".
Poliseno aveva avuto due precedenti colloqui con la dottoressa Labriola. In occasione del secondo, il 10 maggio 2013, la psichiatra aveva sottolineato "uno stato di angoscia che aveva indotto il paziente a tornare malgrado avesse deciso di non tornare piu"'. Inoltre a giudizio del gip, Poliseno, era consapevole di quello che stava facendo mentre uccideva la 53enne. Dalla ricostruzione degli inquirenti, emerge che quella mattina l'uomo aveva un appuntamento con la dottoressa e si e' recato al Centro di salute mentale del quartiere Liberta' gia' armato.